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venerdì 7 febbraio 2025

ATTACCHI DEL DEMONIO / 01 Nota su alcuni aspetti del ministero degli esorcismi. 2025.


Sempre più persone si lamentano di essere vittime del demonio. Ricordo quando la diocesi di Napoli aveva un solo esorcista, P. Cuomo, e molte diocesi dintorno non ne avevano nessuno. Oggi la diocesi di Napoli ha 6 esorcisti ufficiali con un coordinatore. Purtroppo ci sta sempre anche la piaga di falsi esorcisti, sia preti che laici. Creano un danno immenso alle persone e alla Chiesa. 

Ovviamente la difesa contro il demonio è, ed è solo, il Signore Gesù. E quindi la migliore difesa è vivere un'autentica vita di fede, di comunione con il Signore.

Questa Nota dell’Associazione Internazionale Esorcisti di recente pubblicazione precisa molte cose e va letta con attenzione.  


NOTA SU ALCUNI ASPETTI DEL MINISTERO DEGLI ESORCISMI

6 Gennaio 2025 Epifania del Signore

Associazione Internazionale Esorcisti


INTRODUZIONE


«Misericordia motus est»[1] è l’atteggiamento profondamente cristiano che nasce dal cuore del buon Samaritano nei confronti di colui che, incappato nei briganti, è lasciato morente su una strada che da Gerusalemme scendeva verso Gerico[2]. 

A partire da questa pagina evangelica, la Chiesa ha sempre dato grande importanza alle Opere di Misericordia spirituali e corporali[3], ricordando che siamo chiamati a misurarci con la loro fattiva attuazione come prova della nostra carità[4].

Tra le molteplici forme di applicazione delle opere di misericordia, una speciale attenzione è data al Ministero dell’esorcismo, attraverso il quale la Chiesa vuole, sull’esempio del buon Samaritano, versare «olio e vino» (Lc 10, 34) sulle ferite di chi si ritrova a vivere, tra le tante forme di sofferenza, una qualche forma di tormento per l’azione straordinaria del Maligno.

L’insegnamento del Cristo e del Magistero della Chiesa, che sempre illumina la vita dei fedeli, permette di capire quali devono essere gli atteggiamenti che non corrispondono, in pienezza, ad un esercizio corretto del delicato compito del Sacerdote esorcista[5].


[1] «Ne ebbe compassione»: Lc 10, 33.

[2] Cfr. Lc 10, 30-37.

[3] «Le opere di misericordia sono azioni caritatevoli con le quali soccorriamo il nostro prossimo nelle sue necessità corporali e spirituali (Is 58,6-7; Eb 13,3). Istruire, consigliare, consolare, confortare sono opere di misericordia spirituale, come pure perdonare e sopportare con pazienza. Le opere di misericordia corporale consistono segnatamente nel dare da mangiare a chi ha fame, nell’ospitare i senza tetto, nel vestire chi ha bisogno di indumenti, nel visitare gli ammalati e i prigionieri, nel seppellire i morti (Mt 25,31-46).  Tra queste opere, fare l’elemosina ai poveri è una delle principali testimonianze della carità fraterna: è pure una pratica di giustizia che piace a Dio (cf Mt 6,2-4): «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare faccia altrettanto» (Lc 3,11). «Piuttosto date in elemosina quel che c’è dentro, e tutto sarà puro per voi» (Lc 11,41). «Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: “Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi”, ma non date loro il necessario per il corpo, che giova?» (Gc 2,15-16). (1 Gv 3, 17)»: Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2447.

[4] Cfr. Mt 25, 31-46.

[5] Da qui in avanti con il termine esorcista si intende il Sacerdote, al quale il Ministero di esorcista viene affidato dall’Ordinario del luogo, di norma il Vescovo diocesano, come stabilito dal CIC, can. 1172, § 1.


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