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giovedì 6 agosto 2020

VERA E FALSA PROFEZIA

Profeta Geremia - Michelangelo.

Dal libro del profeta Geremìa
Ger 28, 1-17
In quell’anno, all’inizio del regno di Sedecìa, re di Giuda, nell’anno quarto, nel quinto mese, Ananìa, figlio di Azzur, il profeta di Gàbaon, mi riferì nel tempio del Signore sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo: «Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Io romperò il giogo del re di Babilonia! Entro due anni farò ritornare in questo luogo tutti gli arredi del tempio del Signore che Nabucodònosor, re di Babilonia, prese da questo luogo e portò in Babilonia. Farò ritornare in questo luogo – oracolo del Signore – Ieconìa, figlio di Ioiakìm, re di Giuda, con tutti i deportati di Giuda che andarono a Babilonia, poiché romperò il giogo del re di Babilonia».
Il profeta Geremìa rispose al profeta Ananìa, sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo, che stavano nel tempio del Signore. Il profeta Geremìa disse: «Così sia! Così faccia il Signore! Voglia il Signore realizzare le cose che hai profetizzato, facendo ritornare gli arredi nel tempio e da Babilonia tutti i deportati. Tuttavia ascolta ora la parola che sto per dire a te e a tutto il popolo. I profeti che furono prima di me e di te dai tempi antichissimi profetizzarono guerra, fame e peste contro molti paesi e regni potenti. Il profeta invece che profetizza la pace sarà riconosciuto come profeta mandato veramente dal Signore soltanto quando la sua parola si realizzerà».
Allora il profeta Ananìa strappò il giogo dal collo del profeta Geremìa, lo ruppe e disse a tutto il popolo: «Così dice il Signore: A questo modo io romperò il giogo di Nabucodònosor, re di Babilonia, entro due anni, sul collo di tutte le nazioni». Il profeta Geremìa se ne andò per la sua strada.
Dopo che il profeta Ananìa ebbe rotto il giogo che il profeta Geremìa portava sul collo, fu rivolta a Geremìa questa parola del Signore: «Va’ e riferisci ad Ananìa: Così dice il Signore: Tu hai rotto un giogo di legno, ma io, al suo posto, ne farò uno di ferro. Infatti, dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Pongo un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano soggette a Nabucodònosor, re di Babilonia, e lo servano; persino le bestie selvatiche gli consegno».
Allora il profeta Geremìa disse al profeta Ananìa: «Ascolta, Ananìa! Il Signore non ti ha mandato e tu induci questo popolo a confidare nella menzogna; perciò dice il Signore: Ecco, ti faccio sparire dalla faccia della terra; quest’anno tu morirai, perché hai predicato la ribellione al Signore». In quello stesso anno, nel settimo mese, il profeta Ananìa morì.


Papa Giovanni Paolo II metteva spesso in guardia contro i falsi profeti del nostro tempo. Chi è il profeta vero e quello falso, e come riconoscerli? Nel testo sopra, in cui il profeta ufficiale del Santuario del re si contrappone al profeta Geremia, abbiamo un episodio chiarissimo per comprendere la differenza tra i due.
La parola “profeta” indica colui che parla in nome di qualcuno. Dio dice a Mosè, che è balbuziente, che Aronne sarà il suo profeta: egli parlerà al posto suo (Es. 7,1). In genere, però, intendiamo il profeta solo come profeta di Dio. Ora, la Parola di Dio è vera. Quindi è profeta vero solo colui la cui profezia è vera. Come sapere se è una profezia è vera? La parola del profeta si realizza, si avvera. Nel testo sopra, Geremia dice: “Quanto al profeta che predice la pace, egli sarà riconosciuto come profeta mandato veramente dal Signore soltanto quando la sua parola si realizzerà”. Deuteronomio aggiunge: “Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per presunzione;” (Deut. 18:22). La Bibbia invita a non ascoltare e a non temere i falsi profeti. 
L’intento del falso profeta è sempre lo stesso: usare il nome di Dio per servire interessi privati, che siano soltanto suoi o anche collettivi. Spesso si tratta di far sentire alla gente quello che vuole sentire e non quello che Dio dice per il bene della comunità.
La Bibbia denuncia vari modi nelle false profezie, aldilà delle persone poco equilibrate sul piano mentale.
Uno, è di dire che tutto va bene o andrà bene. È bello annunciare che tutto va bene, che tutto andrà bene, che siamo stati scelti specialmente da Dio o dalla Madonna, che il Covid sarà sconfitto a breve, che se uno prega gli andrà tutto bene, che se fa tale o tale preghiera, avrà una protezione speciale su questo o quello. Tutti vogliono sentire queste belle notizie e sul momento si sentono forse rincuorati, ma poi, la delusione sarà ancora più cocente e si sarà perso un tempo prezioso, o forse occasioni irripetibili. Nel caso del Regno di Samaria la verità è che il popolo non voleva sentire richiami alla conversione mentre incombeva la minaccia del re di Babilonia. Alla fine Samaria fu distrutta, il popolo portato in esilio, e il falso profeta Anania morì come annunciato da Geremia.
Un secondo modo è annunciare una religione allettante ma falsa che allontana dal vero Dio, dal culto voluto da Dio nella Bibbia, e nel Vangelo in particolare.
Deut. 13:2 Qualora si alzi in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti proponga un segno o un prodigio … tu non dovrai ascoltare le parole di quel profeta o di quel sognatore; perché il Signore vostro Dio vi mette alla prova per sapere se amate il Signore vostro Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima.
Usare in modo fraudolento il nome di Dio è un peccato molto grave. Mosè nella Legge fa minacce pesantissime contro i falsi profeti.
Deut 13,4 Quanto a quel profeta o a quel sognatore, egli dovrà essere messo a morte, perché ha proposto l'apostasia dal Signore, dal vostro Dio, che vi ha fatti uscire dal paese di Egitto e vi ha riscattati dalla condizione servile, per trascinarti fuori della via per la quale il Signore tuo Dio ti ha ordinato di camminare. Così estirperai il male da te.
Deut. 18:20 Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire.
Vigilare contro le false profezie è essenziale perché il popolo non venga ingannato:
Ger 29:26 Il Signore ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Ioiadà per reprimere qualunque forsennato che vuol fare il profeta, ponendolo in ceppi e in catene.
Ger 29:31 Così dice il Signore riguardo a Semaià il Nechelamita: Poiché Semaià ha parlato a voi come profeta mentre io non l'avevo mandato e vi ha fatto confidare nella menzogna,
2Ts 2:1-3 Ora vi preghiamo, fratelli, … di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, … . Nessuno vi inganni in alcun modo! …
Dio sceglie i suoi profeti senza tener conto delle gerarchie o del potere, manifestando la sua totale libertà. Può scegliere chiunque, come Amos, semplice pecoraio senza istruzione particolare (Am 7:14). Altri come Geremia provengono da una famiglia sacerdotale, e Saul appena consacrato re d'Israele è mosso dallo spirito di profezia per un periodo. Conta la Parola di Dio, quella vera, non lo strumento, affinché nessuno possa vantarsi.
La profezia in Israele è fondamentale, vedi Os 12:14 “Per mezzo di un profeta il Signore fece uscire Israele dall'Egitto e per mezzo di un profeta lo custodì”, e continuamente leggiamo nei Vangeli che accade una cosa perché si compisse la parola del profeta, ecc. (solo in Matteo troviamo Mt 4:14 Mt 8:17 Mt 12:17 Mt 13:35 Mt 21:4…). Gesù è il Profeta atteso, ma anche dopo la Pentecoste ci sono ancora profeti autentici e profeti falsi. At 13:6Attraversata tutta l'isola fino a Pafo, vi trovarono un tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Iesus,”. At 21:10Eravamo qui da alcuni giorni, quando giunse dalla Giudea un profeta di nome Agabo” (è un cristiano, con il dono della profezia).
I profeti non hanno vita facile perché invitano alla conversione. Un solo esempio in Os 9:8Sentinella di Efraim è il profeta con il suo Dio; ma un laccio gli è teso su tutti i sentieri, ostilità fin nella casa del suo Dio”.
Per Dio che vuole la nostra libera conversione, la presenza del profeta assicura che chi vuole conoscerà la verità: Ez 2:5 Ascoltino o non ascoltino - perché sono una genìa di ribelli - sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro. Ma spesso piace ascoltare i falsi profeti. Michea fa questa amara costatazione: Mi 2:11 “Se uno che insegue il vento e spaccia menzogne dicesse: «Ti profetizzo in virtù del vino e di bevanda inebriante», questo sarebbe un profeta per questo popolo”.
Giovanni Battista che era vero profeta, evita che la gente lo creda più di quello che è: Gv 1:21 Allora gli chiesero: «Che cosa dunque? Sei Elia?». Rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?». Rispose: «No».
Infatti conta solo il messaggio, il servizio di Dio, affinché nessuno possa vantarsi.

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