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giovedì 20 agosto 2020

AMICO, COME SEI ENTRATO QUI? / S. Bernardo, 20 agosto

San Bernardo, innamorato della Madonna.

Meravigliosa promessa di Dio tramite il profeta Ezechiele: vi aspergerò con acqua pura, vi darò un cuore che sa amare, radunerò i dispersi…. Il Vangelo aumenta questa promessa dicendo che Dio chiama cattivi e buoni. C'è posto per tutti noi!

Ma c'è una condizione: indossare l’abito nuziale! Convertirsi. O piuttosto permettere a Dio di convertirmi, lasciarmi guidare e convertire. Che io sia prete o religioso, religiosa, o laico,  laica, è uguale per tutti: non si entra in paradiso senza conversione totale. Totale! È l’amore di Dio che fa questo, ma non posso pretendere di entrare con le mie mormorazioni, i miei rancori, la mia avarizia, orgoglio, superbia, lussuria, doppiezza, ecc. Il bello è che in paradiso, non vedrò più facce arrabbiate, non sentirò la durezza del rancore, i colpi di coltello o di forbici dei giudizi, ecc. Solo amorevolezza, accoglienza, gioia, misericordia. Ma non potrò entrare se io stesso non ho abbandonato tutte queste cose.
Al mio ingresso in noviziato tra i frati c'era ancora l’abitudine della “svestizione”  prima di indossare l’abito religioso. Uscivi dalla cappella e rientravi in mutande per subito ricevere l’ “abito della penitenza a forma di croce” come dice san Francesco. Spogliato e rivestito, non sopravvestito, come vorremmo tutti fare. Un gesto simbolico molto forte. Un rito vissuto solo con la comunità.
Oggi molte comunità religiose invitano tutti, parenti e amici a fare festa per la vestizione dell’unico novizio o novizia. Chiaramente non si può fare questa “svestizione” alla presenza di estranei, magari dell’altro sesso. Quanto è sbagliato però invitare estranei ad una presa d’abito! Entrare in noviziato non è un traguardo, una vittoria, è l’inizio dell’anno di prova, è il momento proprio di distaccarsi da parenti e amici. Nemmeno la professione dei voti temporanei ha ancora grande valore, ma comunque hai superato una prima prova. Per chiunque, laico o meno, se apparentemente sei rivestito di tanti valori religiosi ma nell’intimo non ti sei spogliato dell’uomo vecchio, non ci sarà posto per te alla festa di nozze del re. Molti dei primi saranno ultimi e ultimi saranno primi. Per questo Bernardo entrò in una comunità guidata dalla volontà di vivere fino in fondo la conversione al Vangelo e diffuse questo tenore di vita con la riforma cistercense.

Prima Lettura   Ez 36, 23-28
Vi darò un cuore nuovo. Porrò il mio spirito dentro di voi.
Dal libro del profeta Ezechièle
Così dice il Signore Dio: «Santificherò il mio nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le nazioni sapranno che io sono il Signore – oracolo del Signore Dio –, quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi.
Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio». 

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 50
Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocausti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Canto al Vangelo
    Sal 94,8
Alleluia, alleluia.

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.

Vangelo   Mt 22, 1-14
Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. 
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».   , come vorremmo tutti fare. Un gesto simbolico molto forte. Un rito vissuto solo con la comunità.

Oggi molte comunità religiose invitano tutti i parenti e gli amici a fare festa per la vestizione dell’unico novizio, dell’unica novizia. Chiaramente non si può fare questa “svestizione” alla presenza di estranei, magari dell’altro sesso. Quanto è sbagliato però invitare estranei ad una presa d’abito! Entrare in noviziato non è un traguardo, una vittoria, è l’inizio dell’anno di prova, è il momento proprio di distaccarsi da parenti e amici. Nemmeno la professione dei voti temporanei ha ancora grande valore, ma comunque hai superato una prima prova. Per chiunque, laico o meno, se apparentemente sei rivestito di tanti valori religiosi ma nell’intimo non ti sei spogliato dell’uomo vecchio, non ci sarà posto per te alla festa di nozze del re. Molti dei primi saranno ultimi e ultimi saranno primi. Per questo Bernardo entrò in una comunità guidata dalla volontà di vivere fino in fondo la conversione al Vangelo e diffuse questo tenore di vita con la riforma cistercense.

Prima Lettura   Ez 36, 23-28
Vi darò un cuore nuovo. Porrò il mio spirito dentro di voi.
Dal libro del profeta Ezechièle
Così dice il Signore Dio: «Santificherò il mio nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le nazioni sapranno che io sono il Signore – oracolo del Signore Dio –, quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi.
Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio». 

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 50
Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocausti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Canto al Vangelo
    Sal 94,8
Alleluia, alleluia.

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.

Vangelo   Mt 22, 1-14
Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. 
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».   

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