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martedì 9 aprile 2019

COME SCAMPARE ALLA MORTE / martedì V Quaresima

Il Serpente di bronzo - Gian Battista Tiepolo.

Oggi le letture ci propongono un argomento serissimo: come non morire.
Dio ispira a Mosè un modo perché gli Israeliti non muoiano. Nel vangelo, Gesù predice ai farisei che moriranno – nel loro peccato. Per non morire dovrebbero guardare anche loro al serpente che ricorda il loro peccato e le sue conseguenze. Quello che non vogliono fare. Gesù riprende in vari modi questo discorso: se diceste di essere ciechi non avreste peccato, ma siccome dite: vediamo, abbiamo capito tutto, il vostro peccato rimane… Un argomento serissimo.
Guardare a Gesù crocifisso è guardare al mio peccato e alle sue conseguenze, è guardare alla mia salvezza, è guardare il mondo e la vita nella verità, nella giusta prospettiva.
Quanti di noi guardano a Gesù crocifisso davvero, giorno dopo giorno? Non è vero forse che guardiamo a ben altro? Non è vero che ci ribelliamo a Dio, lo bestemmiamo anche se non con le formule esatte, proprio per il motivo della croce, la nostra e anche quella degli altri, degli innocenti?
Gesù indica la sua crocifissione dicendo: “quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo...” Ci obbliga ad alzare lo sguardo. Se invece di guardarci gli uni gli altri, di guardare alle cose della terra… funzionerebbe? Certo bisogna essere responsabili, ma se non guardiamo le realtà della vita attraverso la croce le vediamo male.

Prima Lettura    Nm 21, 4-9
Il nostro Dio viene a salvarci.
 


Dal libro dei Numeri

In quei giorni, gli Israeliti si mossero dal monte Or per la via del Mar Rosso, per aggirare il territorio di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».
Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti».
Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita».
Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

Salmo Responsoriale    Dal Salmo 101
Signora, ascolta la mia preghiera.

Signore, ascolta la mia preghiera,
a te giunga il mio grido di aiuto.
Non nascondermi il tuo volto
nel giorno in cui sono nell’angoscia.
Tendi verso di me l’orecchio,
quando t’invoco, presto, rispondimi!

Le genti temeranno il nome del Signore
e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
non disprezza la loro preghiera.

Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
«Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il sospiro del prigioniero,
per liberare i condannati a morte».

Canto al Vangelo
  Cf Gv 3,16
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo   Gv 8,21-30
Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.
 

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