Visualizzazioni totali

martedì 2 aprile 2019

FATTI CAPACITA', IO MI FARO' TORRENTE / martedì IV Quaresima


Sebkha di Orano in Algeria: le macchie bianche sono sale.
Nel deserto i corsi d’acqua sono normalmente temporanei e per lo più si esauriscono senza giungere al mare. Nel Sahara ci sono anche "Sebkha" o "Shott", laghi salati poco profondi o prosciugati dalla evaporazione. La prima lettura fa riferimento al Mar morto che malgrado l’apporto continuo del Giordano è troppo salato per permettere la vita. Così vanno le cose in natura. E' l'immagine dell'attività e dello sforzo umano che non riesce a vincere la morte.
Invece l’acqua viva che viene da Dio, dal Tempio, non solo non si esaurisce ma cresce da sola e ovunque arriva fa fiorire la vita, risanando perfino le acque del Mar morto .
 “Fatti capacità e Io mi farò torrente!” disse Gesù ad una Santa. E tu, permetti alla grazia di crescere in te? Oppure le tue preghierine sono fine a se stesse, ti proteggono dalla disperazione forse ma anche e soprattutto dalla conversione?
Nel Vangelo i personaggi che incontra Gesù bloccano la grazia per mezzo delle prescrizioni e dei riti. Il paralitico, probabilmente perché non conosce altro modo per essere risanato, invece di rispondere un sì pieno a Gesù che gli chiede se vuol guarire, si lamenta che non riesce a compiere i gesti prescritti. Da qui vediamo la necessità di istruire le persone ignoranti. I farisei invece sono proprio dispiaciuti che Gesù abbia guarito quest'uomo perché scavalca il sabato. Hanno scambiato le prescrizioni che devono sostenere nel cammino e portare alla pienezza per il fine. Non vivono per la Vita ma per la Legge!
Metto le Persone oppure la Legge, l’Istituzione, al primo posto? E' facile che si voglia difendere l'Istituzione o il Rito perché fanno sentire protetti, rendono sicuri... Il mio fastidio quando non si vive in modo ordinato è una compassione sincera per il fratello, la sorella che vedo privato di un supplemento di amore e di luce, o perché il loro comportamento disturba, non rispetta gli schemi?

Prima Lettura   Ez 47, 1-9. 12
Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza.

Dal libro del profeta Ezechièle
In quei giorni [l’angelo] mi condusse all’ingresso del tempio [del Signore] e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell’acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell’altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all’esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal lato destro.
Quell’uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva alla caviglia. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare l’acqua: mi giungeva ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un torrente che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano acque navigabili, un torrente che non si poteva passare a guado. Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell’uomo?». Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente; voltandomi, vidi che sulla sponda del torrente vi era una grandissima quantità di alberi da una parte e dall’altra.
Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell’Aràba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 45  
Dio è per noi rifugio e fortezza.

Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare.

Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell’Altissimo.
Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba.

Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra.

Canto al Vangelo    Sal 50,12.14
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Crea in me, o Dio un cuore puro;
rendimi la gioia della tua salvezza.
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

Vangelo    Gv 5, 1-16
All'istante quell'uomo guarì.

Dal vangelo secondo Giovanni
Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato. 


Nessun commento:

Posta un commento