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giovedì 11 aprile 2019

ABRAMO COME HOMER SIMPSON? / giovedì V Quaresima



Dio promise, Abramo credette e camminò nella Promessa. Dio realizzò la sua Promessa e Abramo divenne una delle persone più importanti della Storia a cui fa riferimento più della metà dell’umanità. Ma chi era Abramo come uomo nei confronti di altri grandi personaggi di cui conserviamo il ricordo?
Alessandro Magno fu quell’audace condottiero che mise in contatto culture finora molto distanti, estendendo in modo straordinario l’influenza greca verso l’Oriente. Confucio e Buddha furono dei Sapienti geniali. Grandi re dell’Antichità governarono immensi imperi con le loro qualità ma anche con la forza della ricchezza e delle armi.
Di Abramo non vediamo nulla di questo. Era un piccolo pastore nomade che sapeva il fatto suo nel tenere a bada la famiglia, l’andamento del gregge e dei servi. Per timore però è stato capace di dire bugie. È vero c'era il suo matrimonio fedele ad una sola donna un po’ inconsueto allora ma poi cedette al costume del tempo unendosi alla schiava e dopo la morte di Sara prese moglie e concubine. Era generoso e anche coraggioso nel difendere il clan ma non risulta uno stratega geniale. Non ha inventato niente. Non ha fatto nessuna rivoluzione culturale particolare tranne quella profondissima che parte dal cuore.
C'è il sacrificio di Isacco che fa tremare ancora tutti noi. Ma questo gesto straordinario, come tanti altri, sorge solo dalla fede. Ecco quello che rende Abramo grande. Lo sappiamo ma conviene fermarci un po’ su questo. Senza la fede Abramo sarebbe rimasto un uomo forse un po’ originale, con qualità e difetti, simpatico, ma nulla di più. Una specie di “Omar Simpson” meno pasticcione. Come ha potuto un uomo così ordinario, influenzare tanto la Storia dell’umanità? La sua fede risponde all’iniziativa di Dio. Senza Dio Abramo non è nessuno, cioè è come te o appena meglio di te: un piccolo imprenditore con i suoi problemi e le sue relazioni a volte gratificanti e a volte frustranti. Se guardiamo ad Abramo dobbiamo dire che Dio è tutto nella sua vita.
Senza Dio chi sei? Dio è tutto nella tua vita? Conosci davvero Dio o è una parola più o meno vuota? Perché nel concreto metti sempre la conoscenza di Dio e la comunione con Lui all’ultimo posto dei tuoi interessi, come quei farisei che disputano con Gesù?
Ricordiamo quello che ha detto papa Francesco sulla Madonna Influencer di Dio. Anche lei non era nessuno sul piano sociale, intellettuale, materiale. Ha solo permesso e voluto che Dio sia tutto nella sua vita. 

Prima Lettura    Gn 17, 3-9
Diventerai padre di una moltitudine di nazioni.

Dal libro della Gènesi
In quei giorni Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui:
«Quanto a me, ecco, la mia alleanza è con te:
diventerai padre di una moltitudine di nazioni.
Non ti chiamerai più Abram,
ma ti chiamerai Abramo,
perché padre di una moltitudine di nazioni ti renderò.
E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te usciranno dei re. Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te. La terra dove sei forestiero, tutta la terra di Canaan, la darò in possesso per sempre a te e alla tua discendenza dopo di te; sarò il loro Dio».
Disse Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione».

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 104
Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.

Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.
Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca.

Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.

Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.

Canto al Vangelo
   Sal 94,8 
Lode e onore a te, Signore Gesù!

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

Vangelo
  
 Gv 8, 51-59
Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: “Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia».
Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio. 

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