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mercoledì 26 settembre 2018

ANTICO TESTAMENTO IMPERFETTO E ANCORA ATTUALE, ETERNO / mercoledì XXV sett. T.O.


Il Libro dei Proverbi si conferma una ricchezza molto attuale per la nostra vita  quotidiana e i nostri cuori ancora lontani dal Vangelo. È chiaro che il Vangelo spinge più in là: l’ideale è non avere nulla per fidarsi in tutto di Dio in un abbandono totale alla provvidenza. Nell’Antico Testamento c'è l’ideale di una vita senza eccessi né di ricchezza né di povertà. È quello di tante persone buone di oggi battezzate ma senza una fede viva. E questo ideale abita certamente in qualche angolo del nostro cuore. Il Saggio dei Proverbi giustifica però questo ideale moderato con l’attenzione ai pericoli spirituali. Non è solo la ricerca materiale di una vita senza pensieri. Quante volte noi non andiamo nemmeno aldilà del semplice materiale.
Ma pur imperfetto l’Antico Testamento ha già chiaro che il rapporto con Dio deve essere esclusivo e che la sua Parola va accolta con obbedienza, proprio perché è Parola di Dio. Scrutarla, sì, ma non metterla in discussione, né metterla da parte. E questo vale per tutti i tempi. Anche questo è un richiamo urgente da fare ai nostri battezzati che leggono libri e libretti ignorando la Parola di Dio. Santa Teresina ha cominciato anche lei con i libretti di devozione, poi si è innamorata della Parola di Dio e cercava nel Vangelo di “comprendere il carattere di Dio”! Che espressione formidabile!…

Prima Lettura   Pr 30, 5-9
Non darmi né povertà né ricchezza, ma fammi avere il mio pezzo di pane. 
Dal libro dei Proverbi
Ogni parola di Dio è purificata nel fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
Non aggiungere nulla alle sue parole,
perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo.
Io ti domando due cose,
non negarmele prima che io muoia:
tieni lontano da me falsità e menzogna,
non darmi né povertà né ricchezza,
ma fammi avere il mio pezzo di pane,
perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: «Chi è il Signore?»,
oppure, ridotto all’indigenza, non rubi
e abusi del nome del mio Dio.  

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 118 
Lampada per i miei passi, Signore, è la tua parola. 

Tieni lontana da me la via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
Bene per me è la legge della tua bocca,
più di mille pezzi d’oro e d’argento. 
Per sempre, o Signore,
la tua parola è stabile nei cieli.
Tengo lontani i miei piedi da ogni cattivo sentiero,
per osservare la tua parola.
I tuoi precetti mi danno intelligenza,
perciò odio ogni falso sentiero.
Odio la menzogna e la detesto,
amo la tua legge. 
  
Canto al Vangelo 
  Mc 1,15
Alleluia, alleluia.

Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.

Vangelo
   Lc 9, 1-6
Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. 
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.  

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