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martedì 4 settembre 2018

L'UOMO LASCIATO ALLE SUE FORZE NON COMPRENDE LE COSE DI DIO / martedì XXII° sett. T.O.



“L’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose di Dio”, dice san Paolo nella prima lettura. Per questo è necessario rinascere dall’acqua e dallo Spirito. E anche chi è battezzato se non si apre allo Spirito non ha Vita Spirituale. L’uomo lasciato alle sue forze è religioso naturalmente e se è battezzato si crede cristiano, ma questo non è il Cristianesimo. L’Islam è una forte religione naturale che prende dal cammino biblico il Monoteismo, l'idea di Scrittura rivelata, ecc. Ma il popolo della Bibbia non ha scoperto nulla come un concetto, bensì attraverso l’esperienza concreta dell’alleanza d’amore con il Dio vivente, attraverso una vita di comunione con Dio.
Quanto nella tua vita quotidiana è veramente mosso dallo Spirito di Dio? Quanto viene dal più profondo di te dove vive il Cristo, più intimo a te di quanto sei intimo a te stesso? Quanto invece è ancora solo un dialogo tra te e la tua coscienza che cerca di mettersi a posto, ricorrendo al perdono di Dio perché tutti siamo peccatori? Il Cristianesimo è abbandono a Dio che ha preso l’iniziativa e lasciarsi guidare da Lui che ci ha dato il suo Spirito.
Dimentico del passato, proteso verso il futuro, ritengo infatti che il leggero e passeggero peso delle sofferenze di questa vita non è paragonabile alla quantità smisurata di gloria che ci è riservata. Dov’è o morte (traumi, sofferenze, esperienze negative, fallimenti … ) la tua vittoria? La morte è stata ingoiata dalla vittoria. Siamo più che vincitori in Colui che ci amò. Ciò che poteva essere per me un vantaggio l’ho ritenuto come spazzatura pur di essere trovato in Cristo … ci dice san Paolo.
Benché imperfetti possiamo camminare dietro a Cristo, uscendo dalla nostra terra, dalla nostra parentela, senza più guardare indietro, né guardare a noi stessi.
Come si può fare questo? Sull’immaginetta del suo venticinquesimo di sacerdozio – già molto vecchio perché era entrato in seminario da vedovo – mio padre spirituale aveva scritto: “O Croce della mia salvezza! Mio perdono per ieri, mio sostegno per oggi, mia speranza per domani”.

Prima Lettura  1 Cor 2, 10-16
L’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio; l’uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, lo Spirito conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi infatti conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato.
Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana, bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. Ma l’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. L’uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 144
Giusto è il Signore in tutte le sue vie.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.   

Canto al Vangelo 
 Lc 7,16  
Alleluia, alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi,
Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.

Vangelo 
  Lc 4, 31-37
Io so chi tu sei: il santo di Dio!

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante. 

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