Meneloghion di Basilio II - Martirio di san Gennaro e compagni. |
Ho scritto ieri, festa di
san Gennaro, qualche rigo introduttivo al post sul miracolo del sangue e sulla Madonnina di
Civitavecchia e questo ha toccato corde sensibili e suscitato qualche reazione vivace.
Avevo scritto questo:
San Gennaro ha fatto il miracolo. Tutti contenti. A
livello popolare questo è molto importante e la Chiesa riconosce il prodigio.
Come diceva il Cardinale Ratzinger quando si parlò della Madonnina di
Civitavecchia: “questi fenomeni, quando sono veri, possono essere dei segni per
la fede, mai delle basi di fede”. Quindi bisogna andare oltre. A proposito,
cosa è rimasto della Madonnina di Civitavecchia?
Andiamo dunque oltre.
Quindi mi sembra giusto
precisare alcune cose. La Chiesa riconosce il prodigio del sangue di san
Gennaro e anch’io ci credo. È un dono. Ma non sono mai andato in cattedrale e
se domani fosse avverato che è solo un fenomeno naturale, non toccherebbe
affatto la mia fede cristiana. Invece luoghi come Lourdes e Fatima hanno giocato un ruolo nel mio percorso di fede. Se
domani si scoprisse che le apparizioni di Lourdes e di Fatima non vengono dal
Cielo ma sono solo frutto di devozione umana, la mia fede non scomparirebbe
perché so in Chi ho creduto, so di aver creduto all’Amore e perché nemmeno
Lourdes e Fatima sono basi di fede, come ripete sempre la Chiesa, ma mi sentirei
toccato nella mia storia. Può essere lo stesso per tanti napoletani riguardo a
san Gennaro. Per Medjugorje la mia posizione è più complessa anche perché da
una parte la Chiesa non si è pronunciata ancora per vari motivi, e, d’altra
parte, perché quando ha iniziato Medjugorje avevo già incontrato Cristo
Risorto.
Mi si informa che la
madonnina di Civitavecchia continua il suo iter. Se è una vera apparizione è
una carezza del Cielo per noi. La Chiesa non si è ancora pronunciata. Qualcuno
sospetta una opposizione in malafede al Cielo. Questi complotti!... La verità è
sicuramente più semplice: non ci sono ancora le prove sufficienti e la Chiesa
che gode di poter indicare ai fedeli gli interventi di Dio a nostro favore sa
che però, se non è assolutamente sicura, non deve affrettarsi a propagandare
cose che potrebbero poi sviare la buona fede della gente semplice. Anche perché
di carezze vere ed efficaci ne abbiamo tante ogni giorno nel Pane della Parola,
nella Preghiera e la Vita comunitarie, nell’Assemblea convocata da Signore per
celebrare la sua Risurrezione e dove ci dona il suo amore nei molteplici modi
della sua presenza e in particolare nel Sacramento del suo Corpo e del suo
Sangue. Ci sono queste carezze nella nostra stessa vita. Bisogna imparare a leggere la propria storia.
In questo giro di reazioni al mio post di ieri sono stato più o meno assimilato al “neoluteranesimo dilagante che tenta di
adeguare la Chiesa al mondo”. Mi permetto qualche piccola riflessione. Ci sarà
anche qualche “neoluteranesimo” nella Chiesa. Che sia dilagante non lo so. La
Chiesa è Universale o “Cattolica” (da “Kath’Olon” = “secondo l’insieme”) dalla
sua fondazione. E si tratta di essere cattolici davvero, cioè fedeli alla
Rivelazione Pubblica consegnata nella Scrittura, a ciò che la Chiesa ritiene da
sempre Rivelato nella prassi degli Apostoli e nella prima generazione cristiana
che si chiama Tradizione, lasciandosi guidare dal Magistero nelle sue forme
ordinaria e straordinaria. Tutto ciò che viene dopo come tradizioni, devozioni,
ecc., è relativo anche se buonissimo. Per esempio papa Ratzinger dice,
giustamente, che perfino gli ordini religiosi (i francescani, i cappuccini, i
salesiani, i gesuiti, ecc.) sono solo un modo di vivere il Vangelo che non
esisteva alle origini e non fa parte dell’essenza della Chiesa. Sono nati presto
nella Chiesa dalle circostanze storiche, è sono una formula vincente finora, ma
non necessariamente eterna. Mentre il Vangelo lo è. Essere o non essere d’accordo con una devozione particolare
è una libertà che ognuno può avere nella Chiesa, anche sbagliando. Sopratutto
se si tratta di cercare di aprire gli occhi sul modo come è vissuto tale o
tal’altra devozione. Perfino la straordinaria preghiera dei poveri e dei papi che
è il Rosario non esisteva nei primi secoli della Chiesa e non esiste in
Oriente, anche se l’Oriente cristiano è molto mariano.
Chi cerca di ritornare
alle radici della Chiesa per ripartire nel tempo di oggi - come diceva papa
Benedetto che aggiungeva che questo era necessario - non cerca di adeguare la Chiesa
al mondo, tutto il contrario. Un modo di essere “ mondani” e “modernizzare la Chiesa”
oggi è fermarsi alla cosiddetta “epoca moderna” che corrisponde al Concilio di
Trento. Fu un grande Concilio, trovò opposizione forte perché scuoteva chi
voleva la Chiesa ferma ai secoli precedenti, e andò avanti facendo molto bene
alla Chiesa e al mondo di allora nella sua applicazione. Figli del Concilio di
Trento furono un’infinità di grandi santi come san Carlo Borromeo, san Vincenzo
de Paoli (che cercava di far consacrare in Francia vescovi favorevoli al
Concilio) e tanti altri, fondatori di nuovi Ordini (sant’Ignazio di Loyola) o
di Ordini riformati (santa Teresa d’Avila e san Giovanni della Croce,)… Non si
possono citare tutti i santi e le nuove forme di vita cristiana associata e di
spiritualità, che sono nati dal Concilio di Trento. Ma il Concilio di Trento è
stato solo un tentativo cattolico, riuscito, di “modernizzare” la Chiesa nella
fedeltà alla sua Tradizione. Dopo cinque secoli, Dio vuole portare la Chiesa
maggiormente alla sua essenza primitiva e aggiornarla ai tempi di oggi nei quali vive
immersa. I “moderni” sono quelli che vogliono rimanere fermi a cinque secoli
fa. I cattolici sono quelli che ripartono da duemila anni fa, da Gesù e dal suo
Vangelo, guidati dal Magistero che interpreta il Deposito della Fede, e grati
della ricchezza della Tradizione e delle tradizioni. I veri Cattolici sono meno moderni dei tradizionalisti, e osano come hanno osato
gli Apostoli e i primi cristiani.
Siccome l’obbedienza al
papa e al suo magistero è un pilastro essenziale dell’essere cattolico,
possiamo dire in tutta sicurezza che chi mette in discussione la sua guida è “neoluterano”.
Certo si può accettare questa guida con libertà di riflessione. Però è necessario avere il
buon senso di pensare che il papa è più guidato dallo Spirito Santo di me, o di
un qualunque vescovo o cardinale o scrittore di blog. Per cui presumerò subito che
il papa ha ragione e che devo ascoltarlo, poi posso avere le mie opinioni.
Ho ricevuto anche foto
bellissime di Malta in risposta alla mia citazione della lettera pastorale del
vescovo di Gozo. Proprio queste manifestazioni di religiosità tradizionale o
fastose, il vescovo maltese Grech trova insufficienti e devianti riguardo al Vangelo,
invitando i fedeli che deve guidare alla salvezza a ricentrarsi su Cristo e il
suo Vangelo.
Sapiente riflessione, semplice da capire, dettata da una profonda conoscenza della scrittura, del magistero,e della tradizione della chiesa. Spero che possa essere di aiuto a tutti.
RispondiEliminaGrazie fra Sereno