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martedì 15 febbraio 2022

QUALI SONO LE PASSIONI CHE PORTANO ALLA MORTE? / martedì VI sett. T.O., pari.

 


“Ciascuno piuttosto è tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono;…”

E progressivamente esse possono portare al peccato e alla morte. Ma quali sono queste passioni? Pensiamo sicuramente alle passioni amorose e al sesso. Anche al calcio o altri sport, pur comprendendo che non sono il punto centrale di Giacomo. Più difficilmente penseremo ai soldi “perché servono!” e “ci accontentiamo del poco”… Cosa intende san Giacomo per passioni?

Secondo il dizionario Treccani le passioni sono “Nell'accezione comune, inclinazione esclusiva verso un oggetto, sentimento intenso e violento (di attrazione o repulsione) che può turbare l'equilibrio psichico e la capacità di discernimento e di controllo”.

La preoccupazione per il cibo può essere una passione? Il Vangelo di oggi ci suggerisce di sì. Mentre Gesù parla dando ai discepoli la parola di verità” che “genera” e fa diventare “una primizia delle sue creature”, ecco che la preoccupazione per il pane gli impedisce di ascoltare, di fare spazio al suo insegnamento. Eppure sono stati testimoni di due moltiplicazioni di pani ma non l’hanno interiorizzato, non ne hanno tratto le conseguenze per la loro vita, non hanno creduto alla fedeltà di Dio che si era manifestata in questi episodi. La passione che si chiama “preoccupazione per il pane” non è stata scalfita. È rimasta in tutta la sua potenza, impedendo loro di ascoltare la Parola di Vita.

Comprendiamo allora che molte passioni possono generare in noi l’allontanamento da Dio, e quindi la morte. Ma bisogna pur mangiare (ecc.)! Certo! Ma la grazia ci aiuta a trovare la vera libertà, cioè a conservare in ogni circostanza l'equilibrio psichico, la capacità di discernimento e di controllo. Infatti, a che serve parlare di pane se non c'è modo di procurarselo sul lago? A nulla. Conviene rimandare l'argomento a dopo e ascoltare Gesù! Ma i discepoli non lo fanno.

In ogni messa preghiamo dopo il Padre nostro: “Liberaci o Signore da tutti i mali (dalla schiavitù delle passioni)” …  per vivere “liberi da ogni peccato e sicuri da ogni turbamento” …

 

Prima Lettura  Gc 1, 12-18
Dio non tenta nessuno.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Beato l’uomo che resiste alla tentazione perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a quelli che lo amano.
Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato al male ed egli non tenta nessuno. Ciascuno piuttosto è tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono; poi le passioni concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la morte.
Non ingannatevi, fratelli miei carissimi; ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c’è variazione né ombra di cambiamento. Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 93
Beato l’uomo a cui insegni la tua legge, Signore.

Beato l’uomo che tu castighi, Signore,
e a cui insegni la tua legge,
per dargli riposo nei giorni di sventura.

Poiché il Signore non respinge il suo popolo
e non abbandona la sua eredità,
il giudizio ritornerà a essere giusto
e lo seguiranno tutti i retti di cuore.

Quando dicevo: «Il mio piede vacilla»,
la tua fedeltà, Signore, mi ha sostenuto.
Nel mio intimo, fra molte preoccupazioni,
il tuo conforto mi ha allietato.  

Canto al Vangelo 
 Gv 14, 23 
Alleluia, alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.


Vangelo 
  Mc 8, 14-21
Guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode. 

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.
Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non comprendete ancora?».

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