Se Gesù si fosse lasciato imprigionare nella domanda
di questi farisei avrebbe dovuto rispondere: sì, è “lecito
ad un marito ripudiare la propria moglie”. Ma Gesù segue sempre due
principi essenziali del cammino spirituale: discerne la sincerità o la malizia delle
domande o affermazioni, e le riporta sempre al loro fondamento.
Se sapessimo fare questo la nostra vita sarebbe molto
più semplice e il nostro cammino più fruttuoso. Ci sarebbero confronti ma non ci sarebbero guerre e liti. Ma senza fede è difficile, spesso
impossibile agire “conforme al principio”. Per debolezza cerchiamo altre
soluzioni che ci complicano la vita. Ispirando a Mosè di scrivere una norma per
la debolezza in amore dei padri (cioè durezza di cuore) Dio, che non abbandona mai,
si adatta al passo dei suoi figli. Ma egli proclama “beati
quelli che hanno sopportato con pazienza” e anche noi li
ammiriamo. E il “sì, sì!, no, no!” (vedi
Gesù in Matteo 5,37) non è una semplificazione ideologica che chiude gli occhi
di fronte alla complessità delle situazioni e porta ad escludere ogni dialogo con
chi non è d’accordo con me, o carica di pesi insopportabili chi è ancora debole.
No!, è un invito a vivere “secondo il principio”, che dona il discernimento, semplifica
la vita, aiuta nella pazienza, nella sopportazione e la perseveranza. La sopportazione di cui parla san Giacomo non è un subire lamentoso o rassegnato, ma è “hupomone” cioè un coraggioso e fiducioso “portare su”, certi della ricompensa.
Prima
Lettura Gc 5, 9-12
Ecco, il giudice è alle porte.
Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. Prendete, o fratelli, a modello di sopportazione e di pazienza i profeti che parlano nel nome del Signore.
Ecco, noi chiamiamo beati quelli che hanno sopportato con pazienza. Avete udito parlare della pazienza di Giobbe e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è ricco di misericordia e di compassione.
Soprattutto, fratelli miei, non giurate, né per il cielo, né per la terra, né per qualsiasi altra cosa; ma il vostro «sì» sia sì, e il vostro «no» no, per non incorrere nella condanna.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 102
Beati i misericordiosi: troveranno misericordia.
Benedici
il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
Egli
perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,
ti corona di grazia e di misericordia.
Buono
e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Egli non continua a contestare
e non conserva per sempre il suo sdegno.
Come
il cielo è alto sulla terra,
così è grande la sua misericordia su quanti lo temono;
come dista l'oriente dall'occidente,
così allontana da noi le nostre colpe.
Canto al Vangelo Cf 1 Pt 1,22-23
Alleluia, alleluia.
Amatevi intensamente, di vero cuore,
poiché siete stati rigenerati non da un seme corruttibile,
ma immortale: dalla parola del Dio vivente.
Alleluia.
Vangelo Mc 10, 1-12
L'uomo non separi ciò che Dio ha congiunto.
Dal
vangelo secondo Marco
In quel tempo Gesù, partito di là, si recò nel territorio della Giudea e oltre
il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l'ammaestrava,
come era solito fare. E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli
domandarono: «E' lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?». Ma egli
rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di
scrivere un atto di ripudio e di rimandarla». Gesù disse loro: «Per la
durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all'inizio della
creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo padre e
sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola
carne. L'uomo dunque non sepàri ciò che Dio ha congiunto».
Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed
egli disse: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette
adultèrio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro,
commette adultèrio».
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