San Giacomo chiede ai cristiani di vivere la
giustizia sociale. Il giusto che i ricchi hanno condannato sono tutti i poveri e
operai sfruttati ma è soprattutto il Giusto, presente in coloro che
seguono la via della Vita e negli ultimi e derelitti della terra. Condannandolo,
i ricchi hanno condannato sé stessi, precludendosi la via della Vita. Eppure fin
dagli inizi la Chiesa accoglie persone ricche, almeno come invitati nelle
celebrazioni (Gc 2,1-4; vedi 1 Cor 11,21). Si è posto quindi progressivamente il
problema di coloro che ricevevano il battesimo. “Quis Dives salvetur?” “C'è
salvezza per il ricco?” si chiede Clemente Alessandrino (II secolo). Tante
volte la Chiesa ha fatto compromessi, compiacendo i ricchi. La risposta invece
è che tutti siamo in cammino anche su questo aspetto e chiamati ad amare il prossimo con tutte le nostre forze, cioè tutti inostri soldi. Gesù guarda la persona e accoglie tutti a condizione di affidargli la
propria vita, intitolando, secondo il concetto di don Tonino Bello, “la tua officina
a Gesù, Maria e Gaetanino, soci!”.
Dio vede e da valore ad ogni atto di carità, anche minimo,
anche se la sua esigenza è totale. La sua frase: “è
meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna,
nel fuoco inestinguibile” fa tremare. La Chiesa ha sempre insegnato
che nessuno si deve mutilare fisicamente ma sappiamo che se Gesù non ha avuto
piedi e mani tagliati, ha accettato che siano trafitti con i chiodi per amore
mio e tuo. Contempliamo la passione d’amore di Gesù. Tanto amore ci dia fiducia
nella salvezza e desiderio di convertirci seriamente.
Prima
Lettura Gc 5, 1-6
Il salario da voi defraudato ai lavoratori grida, e le proteste
sono giunte alle orecchie del Signore.
Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Eccomi ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che vi sovrastano! Le vostre ricchezze sono imputridite, le vostre vesti sono state divorate dalle tarme; il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si leverà a testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco.
Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni! Ecco, il salario da voi defraudato ai lavoratori che hanno mietuto le vostre terre grida; e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore degli eserciti.
Avete gozzovigliato sulla terra e vi siete saziati di piaceri, vi siete ingrassati per il giorno della strage.
Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non può opporre resistenza.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 48
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Questa
è la sorte di chi confida in se stesso,
l'avvenire di chi si compiace nelle sue parole:
come pecore sono avviati agli inferi,
sarà loro pastore la morte.
Scenderanno
a precipizio nel sepolcro,
svanirà ogni loro parvenza:
gli inferi saranno la loro dimora.
Ma Dio potrà riscattarmi,
mi strapperà dalla mano della morte.
Se
vedi un uomo arricchirsi, non temere,
se aumenta la gloria della sua casa.
Quando muore con sé non porta nulla,
né scende con lui la sua gloria.
Nella
sua vita si diceva fortunato:
«Ti loderanno, perché ti sei procurato del bene».
Andrà con la generazione dei suoi padri
che non vedranno mai più la luce.
Canto al Vangelo Cf 1 Ts 2,13
Alleluia, alleluia.
Accogliete la parola i Dio non come parola di uomini,
ma qual è veramente: parola di Dio
Alleluia.
Vangelo Mc 9, 41-50
E' meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare
nella Geenna.
Dal
vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiunque vi darà da
bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità
che non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si
metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare.
Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco,
che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile.
Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita
zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti
scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio
solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, dove il loro verme non
muore e il fuoco non si estingue. Perché ciascuno sarà salato con il
fuoco.
Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo
salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».
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