Notre Dame du Puy: Giuda muore impiccato, Gesù, Buon Pastore, determinato, lo salva e lo prende sulle spalle |
Ricevo tramite Facebook questa richiesta e rispondo.
Padre,
posso permettermi di porle un quesito riguardo un dubbio sul tema cristiano?
Premetto che anni fa ho frequentato un corso base di teologia, ma non sono
molto competente. Ora sto leggendo il manuale di demonologia cristiana di
Simone Iuliano con la prefazione di Padre Amorth. Parla molto dell'inferno come
di un luogo o una dimensione che realmente esiste, anche secondo la visione di
molti santi. Questo manuale in pratica fa dedurre che è quasi impossibile non
finirci. Ma allora mi chiedo: come mai Gesù sulla croce ha detto al ladrone
crocifisso con lui: "Oggi sarai con me nel Paradiso"? Forse è bastato
solo che egli lo avesse riconosciuto come il Cristo? ...Non meritava comunque
il purgatorio? E tutte le colpe che aveva commesso fino a poco prima? Perdonate
all'istante? Vorrei credere questo, che così grande è l'amore di Dio per
l'uomo, ma come le dicevo, questo manuale fa credere come sia quasi impossibile
accedere al Paradiso e alla visione beata di Dio. Potrebbe darmi la sua
spiegazione in merito, se non chiedo troppo?
Carissima,
sono sconvolto da quanto mi scrivi. Arrivi alla conclusione che quasi tutti andremo
all’inferno! Suppongo che hai capito male, anche riguardo a Padre Amorth che ha
fatto la prefazione di questo libro, perché la tua conclusione va contro tutto l’insegnamento
della Scrittura, della Chiesa, dei santi. Nessun uomo è condannato!
Il Signore stesso e la Vergine Maria hanno disseminato la Storia di interventi semplici e profondi, riconosciuti dalla Chiesa, per rassicurare le persone di buona volontà e invogliare alla speranza e alla conversione noi tutti, anche i grandi peccatori. Quindi cara sorella, sappi che la preghiera fiduciosa e sincera dell'Ave Maria (il Rosario quotidiano è una buona misura) ti fa chiedere alla Madre di Dio con insistenza: "prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte". La Madonna non è sorda, né può dimenticare una sua figlia che la invoca; una figlia così tanto amata da suo Figlio Gesù da morire per essa sulla croce!
Cerchiamo
di fare luce con la Scrittura su questo argomento estremamente importante!
La Chiesa, assieme al Vangelo, afferma che l’inferno eterno esiste realmente ed è una tremenda possibilità che ci chiama a responsabilità. Ma la Chiesa afferma che potrebbe essere vuoto perché Dio “vuole che tutti gli uomini siano salvati” (1 Tim 2,4) e Gesù li ha redenti tutti col suo sangue versato sulla croce. La Chiesa non ha mai voluto indicare una persona concreta come dannata, nemmeno Giuda che pecca di disperazione finale donandosi la morte quando scopre la gravità del suo tradimento. Infatti se Giuda rendendosi conto dell’ultimo sbaglio fatto impiccandosi e dell’amore che ha avuto Gesù per lui, ha chiesto perdono mentre la corda gli stringe il collo, sarà stato salvato. Questo è la fede della Chiesa: la salvezza per grazia a tutti coloro che invocano il Nome del Signore. “Allora chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato”. (Atti 2:21)
Ma è vero che senza la redenzione di Cristo non abbiamo salvezza. “Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza” al fine di “usare a tutti misericordia!” (Romani 11,32). Gesù Cristo è l’unico Mediatore tra Dio e gli uomini. Grida forte san Pietro: «In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati». (Atti 4:12). Ma questa salvezza è per tutti e si estende a tutti gli uomini. È uno dei primi problemi che la Chiesa ha dovuto affrontare nel Concilio di Gerusalemme: «Noi crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo salvati e nello stesso modo anche loro». …. Giacomo aggiunse: «Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere tra i pagani un popolo per consacrarlo al suo nome. Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto: Dopo queste cose ritornerò e riedificherò la tenda di Davide che era caduta; ne riparerò le rovine e la rialzerò, perché anche gli altri uomini cerchino il Signore e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio nome, dice il Signore che fa queste cose da lui conosciute dall'eternità. (At 15:11.13-18)
Ma come si ottiene la
salvezza? Nessun uomo può essere così santo e perfetto da salvarsi per mezzo
delle sue opere di giustizia. Siamo tutti manchevoli in molte cose. Parlare diversamente
spingendo le persone a cercare di salvarsi con le proprie opere, “non
sbagliando mai” o “essendo buoni”, significa sviarle o, come dice san Pietro: “tentare
Dio”: “Or dunque, perché continuate a
tentare Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri,
né noi siamo stati in grado di portare?” (Atti 15,10). Infatti siamo salvati,
abbiamo la vita eterna solo per la fede in Gesù Cristo. Scrive san Paolo ai
Galati: “sapendo tuttavia che l'uomo non
è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù
Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla
fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno»”.
(Gal 2:16) “Infatti in virtù delle opere della legge nessun uomo sarà giustificato davanti a lui, perché per mezzo
della legge si ha solo la conoscenza del peccato”. (Romani 3:20; vedi Rm 3:28).
La fede autentica mi spinge a fare opere buone, mi da la possibilità di vivere
santamente. È assurdo dire: “solo la fede salva quindi posso peccare
tranquillamente”. San Giacomo risponde: “la
fede senza le opere è morta” (Gc 2,26)
Veniamo al malfattore crocifisso con Gesù. Perché non ha fatto il
purgatorio? Il purgatorio è per coloro che muoiono con una fede imperfetta, senza
affidare realmente tutta la loro vita al Signore. Se quest’uomo crede realmente
alla promessa di Gesù, la sua fede lo salva, viene trasformato in modo tale che
può entrare direttamente in paradiso. Forse a qualcuno dispiace, ma invece ci
deve rallegrare che l’amore di Dio sia assoluto, incondizionato, onnipotente, a
nostro favore! Oppure preferiamo un Dio che punisce, punisce, … fa vendetta, mette
in carcere e butta le chiavi per i cattivi mentre io c’ho sulla fronte l’etichetta
di buon cristiano? Dio è Giusto ma non Giustiziere, è Padre Misericordioso. Per
dare soddisfazione a “quelli che però niente misericordia troppo facile”, è
probabile che le sofferenze dell’agonia sulla croce di questo poveretto, nel pentimento
della sua vita sprecata nel male e giustificata solo all’ultimo momento, sarà
stata un vero purgatorio. Ma a me piace pensare invece che sarà stato talmente
consolato che ogni pena gli sarà stata già diletto.
Bellissima spiegazione.Grazie fra Sereno.
RispondiEliminaAnche a ne e' piaciuta molta la spiegazione.
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