Cirillo e Metodio con l'alfabeto cirillico. |
Cirillo e Metodio, due fratelli, missionari cristiani, provenienti dalla raffinata cultura greca e dalla gloriosa
e potente Chiesa cresciuta nella testimonianza di Paolo e di tanti santi e
martiri, creano nel IX secolo un alfabeto adatto ad un popolo grezzo che era ancora senza scrittura.
Appassionati di civiltà straniere, riformatori sociali? No, solo portatori
della Buona Notizia a persone concrete che il Signore ritiene sue pecore, degne
del Regno di Dio. Come annunciare il Vangelo se non parli il linguaggio dei
destinatari, come far penetrare il culto in verità in un popolo attraverso una
lingua straniera?
Incontrarono tantissime difficoltà di matrice geopolitica: già allora da principi e vescovi l’evangelizzazione era usata come mezzo di colonizzazione. Non sostenuti abbastanza dalla Chiesa Madre greca, andarono dal Papa che approvò la loro opera, vincendo le resistenze esistenti anche a Roma. Per alcuni la lingua slava non era degna di lodare Dio! Lo si poteva fare solo in ebraico, greco e latino (perché in latino che non è una lingua biblica e non nelle altre lingue? …).Perché Cirillo e Metodio furono così tenaci nel sostenere il diritto degli slavi ad essere evangelizzati e a pregare nella loro lingua? Oltre lo Spirito Santo, avevano tradotto la Bibbia in lingua slava. Questo obbliga a nutrirsi profondamente della Parola di Dio. Come avere allora una mente chiusa e rigida se si è plasmati dallo Spirito di Gesù e dalle azioni dei Profeti, degli Apostoli e dei primi evangelizzatori?
Cirillo e Metodio non hanno mai messo in discussione
la loro appartenenza alla Chiesa, malgrado contrarietà e persecuzioni.
La pesantezza di queste si intuisce nel grido di gioia di Cirillo ormai vicino alla
morte: «Da questo momento non sono più servo né dell'imperatore né di
alcun uomo sulla terra, ma solo di Dio onnipotente. Non esistevo, ma ora esisto
ed esisterò in eterno. Amen». La menzione dell’imperatore non è un caso.
Oltre che Padri dei popoli cristiani dell’est, Cirillo e Metodio sono modelli di inculturazione, patroni degli
innamorati dell’Amore assoluto e degli evangelizzatori.
Cirillo e Metodio, intercedete per il popolo ucraino
e per quanti subiscono tragiche minacce di matrice geopolitica, con complicità
ecclesiali. Aprite la porta del Vangelo a questa generazione.
Prima
Lettura At 13,46-49 Noi ci rivolgiamo ai pagani.
Dagli Atti degli Apostoli
In
quei giorni, [ad Antiòchia di Pisìdia] Paolo e Bàrnaba con franchezza
dichiararono [ai Giudei]: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a
voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della
vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il
Signore:
“Io ti ho posto per essere luce delle genti,
perché tu porti la salvezza sino all’estremità della terra”».
Nell’udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore,
e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. La parola del
Signore si diffondeva per tutta la regione.
Salmo Responsoriale Salmo 116
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
Genti
tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.
Perché
forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.
Canto
al Vangelo Lc 4,18
Alleluia,
alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai
poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.
Vangelo Lc 10,1-9 La
messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.
Dal
vangelo secondo Luca
In
quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti
a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque
il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi
mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e
non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un
figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su
di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché
chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà
offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il
regno di Dio”».
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