Mons. Suetta. |
Non vedo mai il Festival di Sanremo. Però del
gesto provocatorio di finto autobattesimo di quel cantante ho saputo fin dall’indomani
mattina presto, da un invito a firmare una petizione di protesta alla RAI. E quasi
subito ho potuto leggere l’ottima puntualizzazione del vescovo di Ventimiglia, Mons.
Suetta che mi trova d’accordo per il suo equilibrio e senso di responsabilità
(sta spopolando sul web e non ho quindi bisogno di riportarla). Poi il solito
attacco al Papa che tace e quindi è connivente con i nemici della fede … Nella stessa
giornata però c'è stato il Tweet del Papa che ricorda la sostanza del battesimo
cristiano:
“Con il battesimo apparteniamo a Cristo. Siamo fondati in una comunione
intramontabile con Dio e tra di noi. È il battesimo la sorgente di ogni forma
di consacrazione e anche la forza per separarci dalla mondanità”.
Questo Tweet è incorniciato da
altri due che confermano il suo andare alla sostanza senza polemica:
“Oggi non è tanto il tempo dei discorsi persuasivi e convincenti;
è soprattutto il tempo della testimonianza perché, mentre l’apologia divide, la
bellezza della vita attira. Siate testimoni che attirano!”
“Siete nel mondo per testimoniare che esso è amato e benedetto da
Dio. Siete consacrati per il mondo, che attende la vostra testimonianza per
accedere a una libertà che dà gioia, che nutre la speranza, che prepara il
futuro”.
Il Papa non ama scendere in polemica. Prima
del Natale scorso, con le “direttive inclusive” della Commissione Europea che chiedevano
di cancellare il vocabolario cristiano, papa Francesco ha fatto passare tempo. Poi,
in una frase sola ha espresso con chiarezza il vuoto di queste iniziative che non
risolvono nulla. Quindi, il fatto che abbia precisato in giornata la natura del
battesimo dice l’importanza dei Sacramenti. Sempre in giornata l’Osservatore
Romano ha fatto una intelligente nota:
«Chiamati in causa da Fiorello alla cui simpatia non si può resistere, eccoci qui a dire la nostra, come richiesto, su Achille Lauro. In punta di piedi. Perché Sanremo è Sanremo. L’Osservatore è L’Osservatore. E in questo caso si limita ad osservare che, volendo essere a tutti i costi trasgressivo, il cantante si è rifatto all’immaginario cattolico. Niente di nuovo. Non c’è stato nella storia un messaggio più trasgressivo di quello del Vangelo. Da questo punto di vista difficilmente dimenticheremo la recita del Padre Nostro, in ginocchio, di un grande artista rock come David Bowie. Non ci sono più i trasgressori di una volta.»
C'è chi polemizza con il vescovo
di Ventimiglia perché i problemi sono ben altri: i poveri, gli immigrati, ecc..
Certamente i temi sociali fanno parte integrante della vita cristiana. Ma i
Sacramenti sono nel cuore della nostra fede e sono veicoli ordinari e quindi necessari
per la grazia tranne in casi davvero molto particolari: per esempio Simone Weil,
ebrea, che convertita nel cuore al cattolicesimo non ha voluto ricevere il battesimo
prima di morire per non dissociarsi dal suo popolo allora perseguitato. Ma si
fa parte pienamente della Chiesa di Gesù Cristo con il battesimo. È normale che
io mi senta ferito se qualcuno offende il cuore della mia fede!
In un espressione
efficace un amico prete nota che i primi cristiani erano perseguitati perché erano
cristiani davvero, noi lo siamo perché non siamo più cristiani. Purtroppo ci
sono oggi anche martiri uccisi perché veramente cristiani. Ma il concetto è
interessante e qualche altro amico lo sviluppa dicendosi stufo di troppe celebrazioni
dei sacramenti dell’Iniziazione cristiana che sono un apparire senza esperienza
di fede, senza una evangelizzazione seria. “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore,
con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere
gettato via e calpestato dagli uomini”. (Matteo 5,13). In questa frase Gesù afferma chiaramente che
il suo messaggio e la sua grazia sono il valore più alto sulla terra. Se non attingiamo
da lui, se ci distacchiamo da lui, non esiste niente nel mondo che potrà ridarci
ciò che avremo perso. Ogni riforma parte dall’unica sorgente. Da cui anche il
monito a non svendere i Sacramenti: “Non date le cose sante ai cani e non gettate
le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e
poi si voltino per sbranarvi”. (Matteo
7:6). Non è quello che succede!?!?
Ringrazio anche chi mi ha aiutato a riflettere in modo
profondo sulla laicità che dovrebbe assicurare una casa comune a tutti e invece
si rivela troppo spesso a senso unico per cui si vuol bandire ogni discriminazione
salvo contro i cristiani e la loro fede e il mondo laico non protesta quando sono
presi di mira. Ringrazio anche una musulmana che ha espresso la sua solidarietà
ai cristiani offesi.
Un episodio del genere, sotto una forma o l’altra, lo
ritenevo scontato a Sanremo. Questo trend ci impone una riflessione seria ad
intra e ad extra della Chiesa. Cosa non funziona oggi nella nostra evangelizzazione,
nel nostro vivere la vita cristiana come singoli e come Chiesa? Su quale base
comune impostare un dialogo proficuo con la società in cui viviamo e i suoi
componenti?.
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