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martedì 25 maggio 2021

STUPITI E ANCORA PIU' SBIGOTTITI / martedì VIII sett. T.O.

 


In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».

Questo grido del cuore  nasce in Pietro "stupito" e “ancora più sbigottito” dalle parole di Gesù: le condizioni per meritare il Regno di Dio sono realmente proibitive, nessuno ce la può fare, lassù ci saranno al massimo tre o quattro persone…

La risposta di Gesù è molto importante: anche se non possiamo meritare il Regno di Dio, sentirci “a posto”, proprietari, perché è un dono gratuito, accessibile a chi fa conto solo sulla fedeltà di Dio, nonostante questo le nostre scelte, le nostre azioni hanno valore, specialmente se un giorno abbiamo lasciato tutto per seguire il Signore. Le nostre scelte ci costruiscono dentro. Anche se rimaniamo fragili, la loro influenza benefica si estende a tutta la nostra vita e Dio le valorizza. Ecco quindi il senso delle promesse di Gesù a chi ha lasciato tutto per seguirlo.

C’è però il pericolo di vanificare tutto, anche con piccole scelte contrarie quotidiane. Il vescovo Christian Carlassare (quello gambizzato un mese fa per dissuaderlo di entrare nelle sue funzioni) faceva questa riflessione: nei primi anni della sua presenza in Africa è vissuto in un villaggio del Sud Sudan, senza telefono, senza televisione, senza internet. L’unica realtà era quel villaggio, quelle persone, la loro vita quotidiana e la loro cultura. Egli benedice questo periodo perché gli ha permesso di “lasciare tutto”, di donarsi totalmente alla volontà di Dio, di incarnarsi. Oggi, da responsabile, è cosciente che i meccanismi della globalizzazione penetrano e condizionano la vita  anche di quelle popolazioni isolate e che egli deve tenerne conto. Ma vede anche il rischio con i mezzi moderni di comunicazione di essere missionari fisicamente in Africa, ma col cuore e la mente rivolti ad altre situazioni e persone lontane migliaia di chilometri, in particolare la famiglia e i vecchi amici. Il rischio dei evasione è da sempre. Carlo Carretto, da novizio dei Piccoli Fratelli, bruciò la sua rubrica di indirizzi una sera, dietro una duna del deserto del Sahara.

L’unico modo per lasciare tutto e trovare un equilibrio tra i vari elementi della propria vita, è di cercare di conoscere davvero la volontà di Dio e compierla. Ogni cristiano, se vuole essere discepolo di Cristo, deve lasciare tutto e seguirlo, anche se è padre o madre di famiglia, anche se la sua missione è nel lavoro dei campi che Pietro e gli altri discepoli hanno lasciato. È il sacrificio chiesto ad Abramo, di sacrificare a Dio il proprio figlio, quello che egli ama, per riaverlo come dono e amarlo di più, in un rapporto radicalmente trasformato.

 

Prima Lettura  Sir 35, 1-15
Chi adempie i comandamenti offre un sacrificio di comunione.

Dal libro del Siràcide
Chi osserva la legge vale quanto molte offerte;
chi adempie i comandamenti offre un sacrificio che salva.
Chi ricambia un favore offre fior di farina,
chi pratica l’elemosina fa sacrifici di lode.
Cosa gradita al Signore è tenersi lontano dalla malvagità,
sacrificio di espiazione è tenersi lontano dall’ingiustizia.
Non presentarti a mani vuote davanti al Signore,
perché tutto questo è comandato.
L’offerta del giusto arricchisce l’altare,
il suo profumo sale davanti all’Altissimo.
Il sacrificio dell’uomo giusto è gradito,
il suo ricordo non sarà dimenticato.
Glorifica il Signore con occhio contento,
non essere avaro nelle primizie delle tue mani.
In ogni offerta mostra lieto il tuo volto,
con gioia consacra la tua decima.
Da’ all’Altissimo secondo il dono da lui ricevuto,
e con occhio contento, secondo la tua possibilità,
perché il Signore è uno che ripaga
e ti restituirà sette volte tanto.
Non corromperlo con doni, perché non li accetterà,
e non confidare in un sacrificio ingiusto,
perché il Signore è giudice
e per lui non c’è preferenza di persone. 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 49
A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.

«Davanti a me riunite i miei fedeli,
che hanno stabilito con me l’alleanza
offrendo un sacrificio».
I cieli annunciano la sua giustizia:
è Dio che giudica.

«Ascolta, popolo mio, voglio parlare,
testimonierò contro di te, Israele!
Io sono Dio, il tuo Dio!
Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti.

Offri a Dio come sacrificio la lode
e sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio».   

Canto al Vangelo 
 Mt 11,25 
Alleluia, alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.


Vangelo 
  Mc 10, 28-31
Riceverete in questo tempo cento volte tanto insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».

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