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domenica 23 maggio 2021

IL POTERE DELLO SPIRITO / Solennità di Pentecoste 2021



 

Qual è il potere dello Spirito Santo? Trasformare il mondo, sanare le sue ferite, riunire le famiglie e i popoli, riconciliare Cielo e Terra, partendo dai cuori.

Ma ci crediamo?

Il Nunzio in Francia, Mons. Celestino Migliore, illustrando il ruolo della diplomazia vaticana ha usato questi due esempi: Stalin si faceva beffe dicendo di papa Pio XII che voleva fermare la guerra: "di quante divisioni dispone il Vaticano?" Giovanni Paolo II assieme alla fede del popolo polacco in particolare, ha dimostrato la forza dello spirito, dando un contributo enorme alla caduta del muro di Berlino e alla dissoluzione del regime sovietico. Bismarck si faceva beffe del Vangelo dicendo che era completamente assurdo pensare di governare una nazione partendo dalle Beatitudini. Invece papa Francesco, in continuità con i suoi predecessori, espone in modo molto articolato le vie e le intuizioni per applicare lo Spirito delle Beatitudini alla vita sociale, economica, politica.

Già nel 1990, non ancora vescovo, Padre Bergoglio scrisse un lungo articolo sulla corruzione che molti considerano come un fenomeno inevitabile nella società. Lui diceva: non esiste il fenomeno della corruzione ma solo cuori corrotti. Se nessun cuore è corrotto, scompare la corruzione.

Si può immaginare e costruire la Pace partendo dalla forza spirituale. Si può immaginare e costruire una Società partendo dalle Beatitudini. Se così non fosse, non avrebbe senso proclamare che Gesù è il Signore. Per questo, però, bisogna conoscere e seguire il metodo di Gesù, il Vangelo.

Ma bisogna anche decidersi a mettersi in cammino. San Paolo oggi ci invita a lasciarsi guidare dallo Spirito. Anche lui ha sperimentato di essere nemico di Dio, e, dopo essere stato illuminato da Cristo e aver creduto in lui, di fare un cammino di conversione, di resa progressiva di tutto il suo essere allo Spirito di Dio. Gli Apostoli hanno avuto bisogno, dopo aver toccato con mano la realtà della risurrezione di Gesù, della sua Vittoria sulla morte e il male, di ricevere catechesi e segni fino all’Ascensione e ancora di pregare intensamente per giorni. Solo allora sono stati disponibili a ricevere il dono dello Spirito che li ha trasformati. Dopo la Pentecoste, pur testimoni di tanti prodigi, sentono ancora la fragilità della carne, ma, lasciandosi guidare dallo Spirito, il loro cammino non si fermerà più. Vediamo proprio in questi giorni guerre e disastri, ma dipende anche da noi lasciarci guidare dalla Potenza dello Spirito 

 

Prima Lettura  At 2, 1-11
Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare.

Dagli atti degli apostoli
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotàmia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 103
Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore. 

 
Seconda Lettura
  Gal 5, 16-25
Il frutto dello Spirito.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio.
Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è Legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la car­ne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.

Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
Alleluia.

  

  
Vangelo  Gv 15, 26-27; 16, 12-15
Lo Spirito di verità vi guiderà a tutta la verità.


Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

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