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domenica 30 giugno 2019

SEA WATCH3

Fonte: Il Fatto Quotidiano.

Qualche giorno fa, qualcuno mi ha chiesto perché il Papa non parlava in riferimento all’affare della Sea Watch. Io che non ne so niente ho cercato una risposta plausibile. So come tutti che il Papa si è espresso tante volte sui principi e invitando all’accoglienza delle persone, compiendo anche gesti concreti. E che forse non parlava del caso specifico perché più complicato di quanto sappiamo e per evitare strumentalizzazioni.

Ma, ecco una risposta autorevole in linea con il pensiero cristiano e l’azione del Papa.

«Io credo che la vita umana va salvata in qualsiasi maniera, ecco. Quindi quella deve essere la stella polare che ci guida, poi tutto il resto è secondario» Il Segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin, ha risposto così ai giornalisti, a Potenza, a conclusione della Messa celebrata nell'ultima giornata della Festa del quotidiano Avvenire, riferendosi alla vicenda della nave Sea Watch3 della ong tedesca.

Speriamo che le polemiche si plachino per poter vedere con più lucidità quel caso, mettendo la salvezza delle vite umane al primo posto.
E per riprendere le indicazioni – possiamo dire “provocazioni” – del Vangelo di oggi: mettere al primo posto il Regno di Dio essendo esigenti verso sé stessi e pazienti e misericordiosi verso gli altri. Tante volte facciamo esattamente il contrario: esigenti verso gli altri e pronti a tutte le giustificazioni per noi stessi.

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