Paolo
in tempo opportuno e importuno evangelizza. Certo ha capito che la povertà volontaria è quel grande dono che favorisce l'evangelizzazione perché come dice sant’Ignazio è muro e madre della vocazione. L’abbiamo visto in particolare nei
giorni precedenti quando dice che non ha mai cercato oro o argento o regali. Ma
la sua tensione per evangelizzare va aldilà. In qualunque circostanza rimane costante e non si abbatte mai. Tutto concorre alla sua opera e anche
a Roma, prigioniero, annuncia la buona notizia della risurrezione. Qualsiasi altra
persona avrebbe approfittato del naufragio a Malta in cui salva la vita a tutto
l’equipaggio e alla scorta che lo tiene prigioniero per negoziare la propria
liberazione o dileguarsi.
Nel
Vangelo di oggi Pietro non è ancora arrivato a questo punto. Dopo aver ricevuto
istruzioni molto dirette da Gesù invece di preoccuparsi di metterle in pratica,
di convertirsi, si interessa del cammino dell’altro discepolo! Non è per un servizio. Allora quale può essere
il motivo? Invidia, gelosia, ricerca di potere e di controllo sulle persone, o
solo bisogno di fuggire da sé, per non affrontare se stesso e scoprire quanto ha
bisogno di lasciare la sua vita essere trasformata da Cristo? Sono demoni terribili che ci tengono schiavi.
Ma
Gesù risponde molto deciso: «A te che importa (dell’altro)? Tu
seguimi». Se avessimo a cuore la nostra conversione potremmo veramente raccogliere
qualche frutto e ci sarebbero meno chiacchiere nelle comunità e tanta pace.
Prima Lettura At
28,16-20.30-31
Paolo rimase a Roma, annunciando il regno di Dio.
Paolo rimase a Roma, annunciando il regno di Dio.
Dagli Atti degli Apostoli
Arrivati a Roma, fu concesso a Paolo di abitare per conto suo con un soldato di guardia.
Dopo tre giorni, egli fece chiamare i notabili dei Giudei e, quando giunsero, disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il mio popolo o contro le usanze dei padri, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnato nelle mani dei Romani. Questi, dopo avermi interrogato, volevano rimettermi in libertà, non avendo trovato in me alcuna colpa degna di morte. Ma poiché i Giudei si opponevano, sono stato costretto ad appellarmi a Cesare, senza intendere, con questo, muovere accuse contro la mia gente. Ecco perché vi ho chiamati: per vedervi e parlarvi, poiché è a causa della speranza d’Israele che io sono legato da questa catena».
Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso in affitto e accoglieva tutti quelli che venivano da lui, annunciando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 10
Gli uomini retti, Signore, contempleranno il tuo volto.
Il Signore sta nel suo tempio santo,
il Signore ha il trono nei cieli.
I suoi occhi osservano attenti,
le sue pupille scrutano l’uomo.
Il Signore scruta giusti e malvagi,
egli odia chi ama la violenza.
Giusto è il Signore, ama le cose giuste;
gli uomini retti contempleranno il suo volto.
Canto al Vangelo Gv 16,7.13
Alleluia, alleluia.
Manderò a voi lo Spirito di verità, dice il Signore;
egli vi guiderà a tutta la verità.
Alleluia.
Vangelo Gv 21,20-25
Questo è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e la sua testimonianza è vera.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?».
Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.
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