L’Eucaristia è così grande che anche
per le sole Specie Eucaristiche si può solo balbettare.
C'è un paradosso che vorrei sottolineare: per dare
la sua massima presenza sacramentale, l’Eterno, Colui che non ha ombra di
cambiamento, ha scelto non solo elementi umili e semplici, ma fragili e degradabili.
Se non si conserva nel tabernacolo il Sangue di Cristo è anche perché il vino
consacrato può rapidamente diventare aceto. Finché è vino è Dio, quando inacidisce
non è più Dio. Che fine poco gloriosa! Anche il pane eucaristico, finché è pane
è Corpo di Cristo, è Dio, se ammuffisce non è più Dio. Per questo motivo la Chiesa
raccomanda che le ostie usate nella Messa siano “di recente
confezione” (a quando sulle buste di ostie una data di scadenza?).
Se Dio avesse scelto una pietra anche comune e
umile per la sua presenza, non ci sarebbero questi problemi. Per i musulmani, alla
Mecca, la Pietra Nera – probabilmente un meteorite – è la mano di Dio sulla
Terra. Sta lì per incastonata in un angolo della Kaaba, immutabile come ogni
pietra di questo mondo. Ma Dio ha scelto il pane e il vino perché la principale
finalità del corpo e del Sangue di Cristo è che siano mangiati. “Se non mangiate la carne del Figlio dell’Uomo
e non bevete il suo sangue non avete in voi la vita (eterna)” (Giovanni capitolo 6, in particolare questo
versetto 53). Certo finché rimane pane, il Pane Eucaristico è veramente Corpo di
Cristo, e conosco iniziative che durano ancora che hanno avuto la loro ispirazione
divina davanti a un Tabernacolo, durante un’adorazione. Noi crediamo senza problemi in questa presenza permanente, confortati anche dai vari Miracoli Eucaristici.
“Non dobbiamo permettere che l’anonimato entri nelle
nostre Assemblee eucaristiche” diceva san Giovanni Paolo II ai vescovi nord
americani. Le nostre Eucaristie siano celebrazioni comunitarie, con la pienezza
dei segni. Il far sedere la gente a gruppi di 50 circa del Vangelo di oggi può ispirarci
a fare celebrazioni dove tutti si possono conoscere e sentirsi Corpo. Quando si
radunano per l’Eucaristia, le nostre Comunità adorino la presenza reale del Signore
onnipotente in mezzo a loro, passando dalla presenza nei fratelli alla presenza nella
Parola Creatrice fino alla presenza nella Parola che si fa Pane.
Prima Lettura Gn 14, 18-20
Offrì pane e vino.
Dal libro della Gènesi
In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram con queste parole:
«Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».
E [Abramo] diede a lui la decima di tutto.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 109
Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.
Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».
Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!
A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell'aurora,
come rugiada, io ti ho generato.
Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek».
Seconda Lettura 1 Cor 11, 23-26
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Offrì pane e vino.
Dal libro della Gènesi
In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram con queste parole:
«Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».
E [Abramo] diede a lui la decima di tutto.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 109
Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.
Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».
Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!
A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell'aurora,
come rugiada, io ti ho generato.
Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek».
Seconda Lettura 1 Cor 11, 23-26
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho
trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane
e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per
voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo
pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli
venga.
Canto al Vangelo Gv 6,51
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.
Vangelo Lc 9, 11b-17
Tutti mangiarono a sazietà.
Dal vangelo secondo Luca
Tutti mangiarono a sazietà.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire
quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli
si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle
campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona
deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C'erano infatti circa cinquemila uomini.
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C'erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa».
Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci,
alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava
ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
dio cane
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