San Paolo in carcere per Cristo. |
Gesù ci invita a
farci un tesoro nei cieli mettendo i nostri soldi al servizio, sia donandoli con
generosità, sia adoperandoli in modo intelligente e saggio affinché i più bisognosi
per primi possano giovarsene. Chi ha orecchi per intendere intenda. Il lenzuolo
non ha tasche.
C'è un altro valore
che difendiamo spesso in modo anti evangelico: la nostra vita. La vita fisica
va preservata, ma la vita, il mio tempo, vanno donati. Con una urgenza
maggiore. Infatti se tengo per me egoisticamente delle ricchezze è perché posso
pensare di trovarle disponibili in futuro (purtroppo ci sono tarma e ruggine e
ladri …). Potrò anche cambiare opinione e dare allora queste ricchezze. La vita invece non torna
indietro. Un giorno non vissuto, vuoto e arido, oppure speso male, speso per il
peccato, non torna indietro. Forse rappresenta una esperienza negativa sulla
quale riflettere, ma è sicuramente un indebolimento. È terribile abituarsi all’egoismo,
alla non lotta per il bene o il meglio. Ci sono vite che passano così, innocue,
senza rischio e senza frutto. Come la mia vita tiepida e poco utile.
San Paolo invece ha
combattuto la buona battaglia. È ministro del Vangelo più degli altri. Ministro ci fa forse
pensare solo ai sacri ministri, ai ministri ordinati. San Paolo usa la parola diaconos,
servitore, ministro. Servitore del Vangelo. Ciò che dobbiamo essere tutti. E quali
sono le caratteristiche del Buon Servitore del Vangelo? Fatiche, prigionie,
percosse, pericolo di morte. San Paolo ci fa veramente
riflettere: questo è il servizio del Vangelo?!
Oggi è comune
trovarci in un ambiente chiuso al Vangelo perché il Vangelo da noi è già
stato annunciato nel passato, anzi, il popolo in massa è stato chiamato “cristiano”,
e oggi se ne distacca. Talvolta il popolo ha aderito ad una proposta spirituale
diversa che costituisce una critica-negazione del Vangelo come l’Islam. In questo
caso conta di più la testimonianza di vita e solo in seguito, “quando vedranno che
piace al Signore” viene l’annuncio come aveva già capito san Francesco nel 1200,
e come ci ripete oggi papa Francesco. L’annuncio di Paolo proveniva da un amore
profondo e autentico e era accompagnato da una testimonianza di vita esemplare. Quindi lo spirito del Servitore del Vangelo deve
essere sempre lo stesso, una vita pienamente ed eroicamente donata, anche quando non c'è il rischio concreto di andare in prigione.
Prima Lettura 2 Cor 11, 18. 21-30
Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, dal momento che molti si vantano da un punto di vista umano, mi vanterò anch’io.
In quello in cui qualcuno osa vantarsi – lo dico da stolto – oso vantarmi anch’io. Sono Ebrei? Anch’io! Sono Israeliti? Anch’io! Sono stirpe di Abramo? Anch’io! Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche, molto di più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse, spesso in pericolo di morte.
Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; disagi e fatiche, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità.
Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese. Chi è debole, che anch’io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema?
Se è necessario vantarsi, mi vanterò della mia debolezza.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 33
Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
Canto al Vangelo Mt 5,3
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.
Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, dal momento che molti si vantano da un punto di vista umano, mi vanterò anch’io.
In quello in cui qualcuno osa vantarsi – lo dico da stolto – oso vantarmi anch’io. Sono Ebrei? Anch’io! Sono Israeliti? Anch’io! Sono stirpe di Abramo? Anch’io! Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche, molto di più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse, spesso in pericolo di morte.
Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; disagi e fatiche, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità.
Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese. Chi è debole, che anch’io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema?
Se è necessario vantarsi, mi vanterò della mia debolezza.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 33
Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
Canto al Vangelo Mt 5,3
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.
Vangelo Mt 6, 19-23
Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».
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