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domenica 29 gennaio 2017

IV domenica del T.O. LE BEATITUDINI: IL PIU' BELL'ATTO DI SPERANZA DELL'UMANITA'

Le Beatitudini - Beato Angelico
Pensavo di mettere come titolo: “le Beatitudini, chi potrà mai salvarsi?”, ma poi ho letto questa espressione: “il più bell'atto di speranza dell’umanità”.

Il Signore dice “Beati”! Ma, a chi? Ai poveri in spirito, agli operatori di pace, ai miti e misericordiosi, ai puri di cuore, ecc. Insomma un po’ a tutti quelli che non sono io.

Ma chi è veramente povero in spirito, mite, puro? Allora sorge nel cuore la stessa domanda di Pietro: in queste condizioni chi potrà mai salvarsi? Conosciamo la risposta di Gesù: impossibile agli uomini ma non a Dio. Ecco, la gratuità della salvezza.

Guardo attorno a me e sembra che il mondo non voglia saperne delle Beatitudini di Gesù. Il mondo crede alla guerra, al “occhio per occhio, dente per dente” quando non è la vendetta di Lamec, figlio di Caino, così che non ti allarghi (“Sette volte sarà vendicato Caino, ma Lamec settantasette”. Genesi 4,24). Il mondo crede ai processi: ogni canale televisivo "normale" oggi ha la sua bella trasmissione quotidiana dove ci si esercita alla polemica di tutti contro tutti su tutto (Rendo però omaggio a chi sa presentare soluzioni di diritto improntate ai valori e con saggezza, ma il modello proposto è quello della rivendicazione sistematica e per lo più aggressiva dei propri diritti). Il mondo crede ai muri, alle espulsioni, all’egoismo nazionale, di classe, di casta, di sindacato, di generazione. Il mondo crede al “greed is good”, la brama di potere e di possedere è buona, fa girare il mondo, è … eterna. È eterna, anche se muori tu, tante volte divorato dalla stessa brama tua o di chi è più forte di te. È eterna anche se non ti da la vita eterna.

Se dopo duemila anni siamo ancora a questo punto, possiamo ancora credere alle Beatitudini?
I cristiani non sono forse quegli adolescenti romantici di cui parla l’islam, che vanno in giro la mano sul cuore, pieni di buoni sentimenti ma poi alla fine … Vedi la “generazione dei fiori” del ’68 che fine ha fatto. Ok, non andavano tanto a Messa, ma tra quelli pochi rimasti a Messa non è che la situazione sia proprio sempre esaltante. I cristiani non sono forse  “Edh-Dhalliyn”, gli Smarriti, di cui parla la prima sùra del Corano, El-Fatiha, l’ “Aprente”, e dalla cui via i credenti dell’Islam chiedono ogni giorno al loro Signore di preservarli.

Ma Cristo è risorto! Egli è le Beatitudini e sostiene milioni di uomini e donne in questo momento per una vita più degna, più giusta, una vita d’amore.
Se l’islam è la religione naturale dell’umanità come affermano i suoi seguaci (troppo araba come religione per esserlo veramente di tutta l’umanità, di tutti i popoli), se la religione di Trump (per dire solo un nome significativo) è la religione dell’umanità, Egli, Gesù, è la Speranza dell’umanità, Colui che ci può veramente offrire un’altra logica, aprire il cuore e gli orizzonti.

A questo punto bisogna dire ciò che è la Speranza Cristiana. Essa non è la speranza umana, quella ultima a morire, ma che fa che “chi di speranza campa, disperato muore”. Questa speranza umana è una scommessa sul futuro che vale più o meno quanto valgono i vari giochi d’azzardo, è l’ottimismo di principio, il "think pink" che delude mentre la Speranza non delude.
La Speranza cristiana è la fede rivolta al futuro. So perché ho creduto in Cristo, ho avuto dei memoriali della sua presenza nella mia vita e quindi, sapendo che egli è fedele e potente, attendo fermamente, SEGUENDOLO, che egli compia in me le sue promesse (vd. Romani 5,1-2 e seguenti) anche se per adesso sono come Abramo che vedeva morto il suo corpo ma credette che Dio gli avrebbe dato un figlio come aveva promesso.

Prima Lettura  Sof 2,3; 3, 12-13
Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero.

Dal libro del profeta Sofonia
Cercate il Signore voi tutti, poveri della terra,
che eseguite i suoi ordini, cercate la giustizia, cercate l’umiltà;
forse potrete trovarvi al riparo
nel giorno dell’ira del Signore.
«Lascerò in mezzo a te
un popolo umile e povero».
Confiderà nel nome del Signore
il resto d’Israele.
Non commetteranno più iniquità
e non proferiranno menzogna;
non si troverà più nella loro bocca
una lingua fraudolenta.
Potranno pascolare e riposare
senza che alcuno li molesti.
   

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 145
Beati i poveri in spirito.
 

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. 
    

Seconda Lettura  
1 Cor 1, 26-31
Dio ha scelto ciò che è debole per il mondo

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Considerate la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili.
Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio.
Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione, perché, come sta scritto, chi si vanta, si vanti nel Signore.
 
Canto al Vangelo 
  Mt 5 ,12a
Alleluia, alleluia.

Rallegratevi, esultate,
perché grande è la vostra ricompensa nel cieli.
Alleluia.

  
Vangelo  Mt 5,1-12a
Beati i poveri in spirito.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». 


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