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giovedì 12 gennaio 2017

QUALE OBBEDIENZA? giovedì I settimana T.O.

La prima lettura, dalla lettera agli ebrei, riprende il salmo 94 che “apre le labbra” della Chiesa e dei suoi figli ogni giorno. Con questo salmo, la Chiesa invita ad avere fin dal primo momento della giornata un atteggiamento di adorazione profonda e ad ascoltare la voce di Dio che parla al cuore, in particolare attraverso le Scritture, lasciandoci guidare in tutto e per tutto e a non “indurire il cuore”. 

Non sembra così scontato se una generazione intera può essere rigettata, disgustando Dio. Infatti è difficile rimanere “in cammino” fino alla fine. Tante volte “ci si siede”, l’entusiasmo iniziale che faceva affrontare qualunque rinuncia con gioia si affievolisce e la debolezza crescente nello Spirito viene giustificata in mille modi. Ma se la salvezza è gratuita, per non essere annullata, deve essere vissuta nell’obbedienza fiduciosa e perseverante a Dio che ha pensieri e sentieri diversi dai nostri.

Nel Vangelo un lebbroso viene guarito da Gesù che gli raccomanda esplicitamente, e severamente!, di non dire niente a nessuno. Dalla gioia, dalla meraviglia, dal piacere di poter parlare di nuovo con tutti, dalla contentezza di risentirsi vivo e capace di non portare notizie solo cattive, quel lebbroso fa esattamente il contrario. Ci sentiamo di scusarlo. Ma la nostra benevolenza è pensata secondo gli uomini o secondo Dio? Certo ci rallegriamo con lui, come fece Gesù, ma Gesù gli chiese di non dire nulla. Gesù ha sbagliato? E se Gesù non ha sbagliato, il lebbroso ha indurito il cuore? Questa è la domanda.

Gesù non ha sbagliato. Il lebbroso non ha indurito il cuore. Ma egli ha solo mancato una occasione preziosa per una vera comunione, intima, da solo a solo, con Dio che lo aveva salvato. Ha lasciato il sentimento umano prevalere sull’obbedienza della fede. Ha mancato l’occasione di fare un passo importante nella vita spirituale. E se continua così vanificherà definitivamente la guarigione spirituale che accompagnava la sua guarigione fisica e doveva crescere, essendo il vero scopo, il vero regalo della misericordia che gli ha usato Gesù.

Quante volte, quanti di noi, vanifichiamo il nostro cammino spirituale! Con tanto di buone ragioni … e questo è comunque la via dell'indurimento del cuore, come il popolo dimostrò nel deserto. Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me peccatore!

Forse qualcuno, malgrado il testo del Vangelo, leggendo questo post dirà: "ma, insomma, che fa, se il lebbroso manifesta a tutti la sua gioia?" Vediamo dall'ultima frase del Vangelo che quella piccola cosa ha un effetto rilevante sulla vita di Gesù. Sul piano spirituale sant'Agostino diceva: "Una piccola cosa è una cosa piccola, ma obbedire nelle cose piccole è una cosa grande".


Prima Lettura   Eb 3, 7-14
Esortatevi a vicenda, finché dura questo oggi.

Dalla lettera agli Ebrei.
Fratelli, come dice lo Spirito Santo:
«Oggi, se udite la sua voce,
non indurite i vostri cuori
come nel giorno della ribellione,
il giorno della tentazione nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova,
pur avendo visto per quarant’anni le mie opere.
Perciò mi disgustai di quella generazione
e dissi: hanno sempre il cuore sviato.
Non hanno conosciuto le mie vie.
Così ho giurato nella mia ira:
non entreranno nel mio riposo».
Badate, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura questo oggi, perché nessuno di voi si ostini, sedotto dal peccato. Siamo infatti diventati partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda sino alla fine la fiducia che abbiamo avuto fin dall’inizio.
 
Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 94
Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.
 

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere. 

Per quarant’anni mi disgustò quella generazione
e dissi: “Sono un popolo dal cuore traviato,
non conoscono le mie vie”.
Perciò ho giurato nella mia ira:
non entreranno nel luogo del mio riposo».

Canto al Vangelo  
  Mt  4,23
Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.
Alleluia.

Vangelo
   Mc 1, 40-45
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. 
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». 
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

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