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martedì 3 gennaio 2017

3 gennaio, IGNORANZA ILLUMINATA

Nell’Osservatore Romano di oggi c'è un articolo di Inos Biffi che fa all’uopo per la nostra riflessione di oggi sulle letture. Inizia così: “Immerso, com’è, nel flusso del tempo, l’uomo non riesce a coglierne compiutamente il senso. Gli è solo possibile interpretarne un tratto, ma siccome l’insieme gli sfugge, egli rimane alla fine completamente confuso. Il motivo del dipanarsi degli anni, dello scorrere delle stagioni, permane un enigma. Per poterlo sciogliere, bisognerebbe essere collocati sopra il tempo e comprenderlo nella sua totalità. Ecco perché, a ben vedere, non è possibile una vera ed esauriente filosofia della storia: la ragione si trova bloccata nel tempo; ne scorge dei percorsi; ne ipotizza delle motivazioni, ma a corto raggio….”

Consiglio a chi può di leggere tutto l’articolo.

Giovanni Battista nel Vangelo confessa che non conosceva il Messia, gli sono stati indicati dall’alto soltanto i segni per riconoscerlo. San Giovanni nella sua prima lettera riconosce, lui illuminato dalla luce della Risurrezione nella potenza della Pentecoste, di non sapere ciò che saremo dopo la morte. Ma la lampada che brilla in un luogo oscuro (La Parola di Dio; cfr 2 Pt 1,19) è sufficiente per camminare e giungere alla meta.
Camminiamo gioiosamente nella fede. Siamo figli di Dio e lo siamo realmente!

Riguardo alla Parola di Dio dovrò scrivere a breve qualcosa di più consistente perché, in particolare sui nostri gruppi social cristiani, vedo che c'è un interscambio fitto di pensieri frasi riflessioni spirituali, anche proprie. Il movimento globale è molto buono e segno di sete di Dio e di ricerca spirituale. Mi rallegra molto. Ma non tutto è buono. Bisognerà approfondire con calma questo argomento. Diciamo però in modo generale che andare a tastoni cercando di esprimere la propria fede anche in modo imperfetto è una cosa buona se c'è desiderio di imparare e umiltà, ricopiare senza criterio cose che non sono di qualità mi sembra una perdita di tempo che può essere perfino fuorviante. Inoltre vorrei vedere più riferimento diretto alla Parola di Dio che è la nostra consolazione e fonte della nostra perseveranza. (Rm 15:4: Ora, tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché in virtù della perseveranza e della consolazione che ci vengono dalle Scritture teniamo viva la nostra speranza.).


Prima Lettura  1 Gv 2,29 - 3,6
Chi rimane in Dio non pecca.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli, se sapete che Dio è giusto, sappiate anche che chiunque opera la giustizia, è stato generato da lui.
Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. 
Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. Chiunque commette il peccato, commette anche l’iniquità, perché il peccato è l’iniquità. Voi sapete che egli si manifestò per togliere i peccati e che in lui non vi è peccato. Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non l’ha visto né l’ha conosciuto.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 97
Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.


Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.   

Canto al Vangelo 
  Gv 1,14.12  
Alleluia, alleluia.

Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi.
A quanti lo hanno accolto
ha dato il potere di diventare figli di Dio.
Alleluia.

Vangelo   Gv 1, 29-34
Ecco l'agnello di Dio.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». 
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
  

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