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sabato 7 dicembre 2024

GIOVANI E CULTURA DI MORTE / 7 dicembre 2024.

Minacce alla Sede Pro Vita di Padova.

Ricevo abitualmente le comunicazioni del sito Pro Vita e Famiglia onlus (Notizie e Iniziative su Vita e Famiglia - Pro Vita e Famiglia onlus). Voglio copiare una parte di un suo messaggio che mi ha colpito. La loro sede romana è stata aggredita come anche altre. Ultimamente nelle università di Catania e Milano sono stati ostacolati momenti di riflessione sulla vita. Mesi fa un convegno autorizzato dal governo nazionale belga che aveva sede in un comune della periferia di Bruxelles è stato vietato dal sindaco e ha potuto svolgersi solo sotto protezione della polizia. Non a caso Giovanni Paolo II parlava di cultura della morte. Colpisce come molto spesso persone o movimenti che chiedono tolleranza, pace e libertà lo fanno in modo violento. In questo messaggio Antonio Brandi parla dei giovani, dei ragazzi. Anche da noi la violenza tra giovani o da giovani sta crescendo, possiamo dire esplodendo. Lasciamoci mettere in discussione. Può bastare la nostra pastorale che si rivela fallimentare?


Non riesco a dimenticare i loro volti.

Nel video dell’assalto del 25 novembre alla nostra sede che ti ho condiviso giorni fa, gli assalitori… erano quasi tutti giovani ragazzi.

Nei loro sguardi c’era rabbia, confusione, ideologia. Un odio che bruciava come le fiamme che volevano scatenare contro di noi.

Ma chi e cosa li ha portati a questo? Chi ha tolto a questi ragazzi la speranza di credere nella bellezza della vita, della famiglia e della verità? Chi li ha inondati di ideologie mortifere, riempiendo i loro cuori di paura, disprezzo per sé stessi e per gli altri?

Quei giovani non erano solo aggressori, ma anche vittime di una società che trasmette loro messaggi tossici contro la vita, la famiglia e la libertà. Guardandoli, ho pensato che avrebbero potuto essere i miei figli, i miei nipoti. 

La loro violenza non è nata dal nulla, ma è stata coltivata e alimentata da una cultura che confonde il bene con il male e la verità con la menzogna.

E noi? Abbiamo fatto abbastanza per offrire loro un messaggio diverso? Abbiamo lottato a sufficienza per far arrivare loro una verità più forte di quelle menzogne?

Oggi quei giovani ci attaccano, ma domani? Domani saranno ancora più numerosi, ancora più persi, ancora più decisi a distruggere tutto ciò che è buono e vero, se non saremo in grado di aprire loro gli occhi, con l’amore della verità.

Ed è ciò che abbiamo iniziato a fare per loro con il nostro lavoro in tutto il 2024.

Abbiamo portato Luka Hein in Italia, una ragazza che ha trovato il coraggio di dire al mondo quanto profondamente l’ideologia gender l’abbia ingannata e ferita. 

La sua testimonianza ha toccato centinaia di giovani, ha aperto gli occhi a genitori e insegnanti, incrinando la menzogna che porta tanti bambini e ragazzi a disprezzarsi e credere di essere nati in un corpo sbagliato.

Tanti giovani sono venuti ad ascoltarla. E sai cosa abbiamo visto nei loro volti? Dubbi. Una scintilla di consapevolezza. Speranza.

Ma tutto questo sarà stato vano se nel 2025 non saremo in grado di continuare questa missione! Se non portiamo la storia di Luka e di altri detransitioners come lei ovunque, continueremo a lasciare i giovani immersi in confusione, bugie e disperazione.

Ecco cosa dobbiamo fare nel 2025:


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