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lunedì 12 agosto 2019

CHE COSA TI CHIEDE IL SIGNORE TUO DIO? / lunedì XIX° sett. T.O.

Masaccio - Pietro paga il tributo del Tempio.

«Ora, comunità credente che vieni a Messa, che cosa ti chiede il Signore, tuo Dio, se non che tu tema il Signore, tuo Dio, che tu cammini per tutte le sue vie, che tu lo ami, che tu serva il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima, che tu osservi i comandi del Signore e le sue leggi, che oggi ti do per il tuo bene?
Ecco, al Signore, tuo Dio, appartengono i cieli, le galassie immense, ognuna e nel loro numero, e le profondità del tempo e dell’Universo, le sue leggi e i suoi misteri, la terra e quanto essa contiene, la terra che porta la meraviglia della vita e ti fu affidata come casa comune. Ma il Signore predilesse i tuoi padri, li amò e, dopo di loro, ha scelto fra tutti i popoli la loro discendenza, cioè voi, come avviene oggi.
Circoncidete dunque il vostro cuore ostinato e non indurite più la vostra cervìce; perché il Signore, vostro Dio, è il Dio degli dèi, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e terribile, che non usa parzialità e non accetta regali, rende giustizia all’orfano e alla vedova, ama il forestiero e gli dà pane e vestito. Amate dunque lo straniero, perché anche voi siete stati stranieri ed italiani emigrati in terre straniere e maltratti, vittime di pregiudizi.
Temi il Signore, tuo Dio, servilo, restagli fedele e giura nel suo nome. Egli è la tua lode, egli è il tuo Dio, che ha fatto per te quelle cose grandi e tremende che i tuoi occhi hanno visto. I tuoi padri erano pochi; ora il Signore, tuo Dio, ti ha reso numeroso come le stelle del cielo (ma tu da troppo tempo hai rifiutato la vita e hai trasformato questa terra meravigliosa in un paese di vecchi, che scivola verso la morte giocando a fare i giovani)».     
Se l’attualizzazione che ho fatta della prima lettura di oggi è sbagliata, venite a spiegarmi in che cosa. Se no, meditiamo insieme seriamente questa Parola così attuale.
Colpisce nel Vangelo l’associazione tra l’annuncio della crocifissione e la delicatezza con la quale Gesù si occupa di un particolare minuto, di sollevare Pietro dall’imbarazzo, di non scandalizzare la gente attorno per una questione di soldi e di dare l’esempio. L’accettazione della violenza e dell’ingiustizia totale della croce proviene dallo stesso Spirito Santo di Dio che rimane su Gesù e si esprime anche in questa delicatezza riguardo alla tassa del Tempio. Gesù muore nelle piccole come nelle grandi cose. Forse noi, memori della Croce, potremo morire un po' nelle piccole cose.
Qualcuno mi ha chiesto dell’episodio del pesce con la moneta nella bocca. Non lontano da Cafarnao esiste un ristorante dove i pellegrini mangiano tradizionalmente il “Pesce di san Pietro” che oltre alle sue prede abituali ingoia sassolini. Quel giorno un pesce aveva ingoiato una moneta caduta nell’acqua come fosse un sassolino e questi pescò san Pietro.

Prima Lettura   Dt 10, 12-22
Circoncidete il vostro cuore; amate il forestiero, perché anche voi foste forestieri.
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ora, Israele, che cosa ti chiede il Signore, tuo Dio, se non che tu tema il Signore, tuo Dio, che tu cammini per tutte le sue vie, che tu lo ami, che tu serva il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima, che tu osservi i comandi del Signore e le sue leggi, che oggi ti do per il tuo bene?
Ecco, al Signore, tuo Dio, appartengono i cieli, i cieli dei cieli, la terra e quanto essa contiene. Ma il Signore predilesse soltanto i tuoi padri, li amò e, dopo di loro, ha scelto fra tutti i popoli la loro discendenza, cioè voi, come avviene oggi.
Circoncidete dunque il vostro cuore ostinato e non indurite più la vostra cervìce; perché il Signore, vostro Dio, è il Dio degli dèi, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e terribile, che non usa parzialità e non accetta regali, rende giustizia all’orfano e alla vedova, ama il forestiero e gli dà pane e vestito. Amate dunque il forestiero, perché anche voi foste forestieri nella terra d’Egitto.
Temi il Signore, tuo Dio, servilo, restagli fedele e giura nel suo nome. Egli è la tua lode, egli è il tuo Dio, che ha fatto per te quelle cose grandi e tremende che i tuoi occhi hanno visto. I tuoi padri scesero in Egitto in numero di settanta persone; ora il Signore, tuo Dio, ti ha reso numeroso come le stelle del cielo».    

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 147
Celebra il Signore, Gerusalemme.
Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. 
Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce. 
Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.     

Canto al Vangelo 
  2 Ts 2,14 
Alleluia, alleluia.

Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.

Vangelo 
  Mt 17, 22-27
Lo uccideranno, ma risorgerà. I figli sono liberi dal tributo.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati.
Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì».
Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei».
E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».

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