Gesù spiega le Scritture ai discepoli di Emmaus. |
San Paolo ha un problema (San Paolo ha sempre problemi, ovunque –
e anche grandi gioie). Questa volta il problema è con le comunità nate tra i Galati dall’annuncio
della Risurrezione di Cristo.
Inizia subito così la sua lettera:
Paolo, apostolo non da parte di uomini,
né per mezzo di uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo e di Dio Padre che lo ha
risuscitato dai morti, e tutti i fratelli che sono con me, alle Chiese della
Galazia. Grazia a voi e pace da parte di Dio Padre nostro e dal Signore Gesù
Cristo, che ha dato se stesso per i nostri peccati, per strapparci da questo
mondo perverso, secondo la volontà di Dio e Padre nostro, al quale sia gloria
nei secoli dei secoli. Amen.
Mi
meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di
Cristo passiate ad un altro vangelo. ...
…
Vi dichiaro dunque, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è modellato
sull'uomo;
Leggiamo ancora:
2 Timoteo 3,16 «ogni Scrittura è divinamente ispirata
è anche utile per insegnare, per convincere, per correggere, per educare alla
giustizia, affinché l'uomo di Dio sia perfetto, addestrato ad ogni opera buona»
2 Timoteo 4:3 Verrà giorno, infatti, in cui non si
sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli
uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie,
Giovanni 10:35 Ora, se essa ha chiamato
dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere
annullata),
2 Pietro 1:20 Sappiate anzitutto questo: nessuna
scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione,
2 Pietro 3:16 così egli (san Paolo) fa in tutte le
lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da
comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre
Scritture, per loro propria rovina.
Anch’io ho avuto un problema (piccolo) e una gioia con la
traduzione di Tapeinosis nel Vangelo di ieri. L'interlineare
greco italiano traduce: “bassezza”. Più di uno è rimasto scioccato dalla parola “bassezza”
che la Vergine Maria applica a se nel suo cantico, pensando che umiltà
significasse solo l’essere amabile e non litigioso o qualcosa del genere mentre
il senso originario di "Humiltas" è proprio quello di “stare a terra”, “essere di terra, humus”. È sembrato
offensivo per la Madonna, e fonte di interpretazioni
sbagliate. Qualcuno aveva anche appreso da qualche parte che la Scrittura contiene un
margine di errore dal momento che è stata scritta da uomini!!!
Era necessario chiarire subito questi punti così importanti e
vitali per la nostra fede e ho avuto la gioia di poterlo fare.
Diciamo
subito che se la Scrittura contenesse errori, smetterebbe di essere affidabile e
non potremmo assolutamente proclamarla come Parola di Dio. Crolla tutta la nostra Liturgia e la nostra catechesi!
Invece Gesù continuamente si riferisce alla
Scrittura e ha coscienza di avere per missione di adempiere le
Scritture:
Matteo
21:13 «La Scrittura dice: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera ma voi ne fate una spelonca di ladri». Mt 22:29
«Voi vi ingannate, non conoscendo né le Scritture né la potenza di Dio. Mc
12:10 Non avete forse letto questa Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata
d'angolo; Lc 4:21 Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta
questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». Lc 22:37
Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori.
Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo termine». Lc 24,25-27 Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel
credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste
sofferenze per entrare nella sua gloria?». E cominciando da Mosè e da tutti i
profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Gv 2:22
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva
detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Gv
7:38 chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno». Gv 13:18 Non parlo di tutti voi; io
conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: Gv 17:12
perché si adempisse la Scrittura....
Vedi
Gv 19:24.28.36-37; 20,9
Ma
anche gli Apostoli (e tutta la Chiesa) si appoggiano sulla Scrittura:
At
1:16 «Fratelli, era necessario che si adempisse ciò che nella
Scrittura fu predetto dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda,
che fece da guida a quelli che arrestarono Gesù. At 8:35 Filippo,
prendendo a parlare e partendo da quel passo della Scrittura, gli annunziò la
buona novella di Gesù. At 17:2 Come era sua consuetudine Paolo vi andò (nella
sinagoga) e per tre sabati discusse con loro sulla base delle Scritture, At
17:11 Questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica ed
accolsero la parola con grande entusiasmo, esaminando ogni giorno le Scritture
per vedere se le cose stavano davvero così. At 18:24 Arrivò a Efeso un
Giudeo, chiamato Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, versato nelle
Scritture. At 18:28 confutava infatti vigorosamente i Giudei,
dimostrando pubblicamente attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo.
Vediamo
san Paolo riferirsi alla Scrittura esplicitamente 7 volte nella Lettera ai
Romani, ma anche gli altri Apostoli, ecc.
E
la Chiesa afferma solennemente nel Concilio Vaticano II nella Costituzione
Apostolica “Dei Verbum” al Capitolo III, n. 11:
Ispirazione e verità della Scrittura
11. Le
verità divinamente rivelate, che sono contenute ed espresse nei libri della
sacra Scrittura, furono scritte per ispirazione dello Spirito Santo. La santa
madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i
libri sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perché
scritti per ispirazione dello Spirito Santo (cfr. Gv 20,31; 2 Tm 3,16);
hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa per la
composizione dei libri sacri, Dio scelse e si servì di uomini nel possesso
delle loro facoltà e capacità, affinché, agendo egli in essi e per loro mezzo,
scrivessero come veri autori, tutte e soltanto quelle cose che egli voleva
fossero scritte.
Poiché
dunque tutto ciò che gli autori ispirati o agiografi asseriscono è da ritenersi
asserito dallo Spirito Santo, bisogna ritenere, per conseguenza, che i libri
della Scrittura insegnano con certezza, fedelmente e senza errore la verità che
Dio, per la nostra salvezza, volle fosse consegnata nelle sacre Scritture.
Pertanto «ogni Scrittura divinamente ispirata è anche utile per insegnare, per
convincere, per correggere, per educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio
sia perfetto, addestrato ad ogni opera buona»..
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