Edith Stein, nata in una famiglia ebraica molto religiosa,
convertita al cristianesimo, diventata monaca carmelitana e morta in odio alla sua
fede ebraico-cristiana nel campo di concentrazione di Auschwitz, è stata proclamata
compatrona dell’Europa da Giovanni Paolo II il 1 ottobre del 1999: una vita e
una vicenda straordinarie che meritano molti approfondimenti. Ma perché Patrona
di Europa assieme a santa Brigida di Svezia e santa Caterina da Siena?
Ogni Santo costruisce la vita in obbedienza allo Spirito
Santo, fermento nella pasta dei popoli, seme che germoglia e cresce molto a
lungo dopo la fine della sua vita terrena. Ma questi Patroni hanno avuto una
influenza particolare riguardo a quella comunità di popoli che formano l’Europa.
Caterina da Siena ebbe un’influenza grande nello ristabilire il papato a Roma, e
la sua dignità di segno di comunione per tutti i fedeli, libero da
condizionamenti politici. Brigida di Svezia fu riconosciuta educatrice di
governanti e ambasciatrice di pace presso sovrani e popoli in fasi di rottura. E
perché Edith Stein? Perché è stata una filosofa instancabile ricercatrice di verità,
perché è stata la voce del popolo ebraico perseguitato di cui è rimasta
solidale offrendo la sua vita per esso e per tutti gli oppressi dall’ideologia,
dalla violenza dello Stato e del più forte. Perché Dio è più forte del male e i santi che ci hanno creduto ci incoraggiano per le nostre lotte di oggi.
In quanto testimone della seconda guerra
mondiale e di tutte le violenze disumane che colpiscono i deboli, Giovanni
Paolo II ha, già nel 1999, voluto attirare fortemente la nostra attenzione
sulle derive sempre possibili e purtroppo anche attuali sul nostro continente. Leggiamo
la conclusione della sua Lettera Apostolica:
Patrone d'Europa
10. Cresca, dunque,
l'Europa! Cresca come Europa dello spirito, sulla scia della sua storia
migliore, che ha proprio nella santità la sua espressione più alta. L'unità del
Continente, che sta progressivamente maturando nelle coscienze e sta
definendosi sempre più nettamente anche sul versante politico, incarna
certamente una prospettiva di grande speranza. Gli Europei sono chiamati a
lasciarsi definitivamente alle spalle le storiche rivalità che hanno fatto
spesso del loro Continente il teatro di guerre devastanti. Al tempo stesso essi
devono impegnarsi a creare le condizioni di una maggiore coesione e
collaborazione tra i popoli. Davanti a loro sta la grande sfida di costruire
una cultura e un'etica dell'unità, in mancanza delle quali qualunque politica
dell'unità è destinata prima o poi a naufragare.
Per edificare su solide
basi la nuova Europa non basta certo fare appello ai soli interessi economici,
che se talvolta aggregano, altre volte dividono, ma è necessario far leva
piuttosto sui valori autentici, che hanno il loro fondamento nella legge morale
universale, inscritta nel cuore di ogni uomo. Un'Europa che scambiasse il
valore della tolleranza e del rispetto universale con l'indifferentismo etico e
lo scetticismo sui valori irrinunciabili, si aprirebbe alle più rischiose
avventure e vedrebbe prima o poi riapparire sotto nuove forme gli spettri più
paurosi della sua storia.
11. Proprio questo
annuncio di speranza ho inteso avvalorare additando a una rinnovata devozione,
in prospettiva "europea", queste tre grandi figure di donne, che in
epoche diverse hanno dato un contributo così significativo alla crescita non
solo della Chiesa, ma della stessa società.
Per quella comunione
dei santi, che unisce misteriosamente la Chiesa terrena a quella celeste, esse
si fanno carico di noi nella loro perenne intercessione davanti al trono di
Dio. Al tempo stesso, l'invocazione più intensa ed il riferimento più assiduo
ed attento alle loro parole ed ai loro esempi non possono non risvegliare in
noi una più acuta consapevolezza della nostra comune vocazione alla santità,
spingendoci a conseguenti propositi di impegno più generoso.
Pertanto, dopo matura
considerazione, in forza della mia potestà apostolica, costituisco e dichiaro
celesti Compatrone di tutta l'Europa presso Dio santa Brigida di Svezia, santa
Caterina da Siena, santa Teresa Benedetta della Croce, concedendo tutti gli
onori e i privilegi liturgici che competono secondo il diritto ai patroni
principali dei luoghi.
Sia gloria alla
Santissima Trinità, che rifulge in modo singolare nella loro vita e nella vita
di tutti i santi. Sia pace agli uomini di buona volontà, in Europa e nel mondo
intero.
Dato a Roma, presso san
Pietro, il 1° ottobre dell'anno 1999, ventunesimo di Pontificato.
Prima Lettura Os 2,16.17.21-22
Ti farò mia sposa per sempre.
Ti farò mia sposa per sempre.
Dal libro del profeta Osèa
Così dice il Signore:
«Ecco, la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
Là mi risponderà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì dal paese d’Egitto.
Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nell’amore e nella benevolenza,
ti farò mia sposa nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 44
Ecco lo sposo: andate incontro a Cristo Signore.
Così dice il Signore:
«Ecco, la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
Là mi risponderà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì dal paese d’Egitto.
Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nell’amore e nella benevolenza,
ti farò mia sposa nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 44
Ecco lo sposo: andate incontro a Cristo Signore.
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.
Entra la figlia del re: è tutta splendore,
tessuto d’oro è il suo vestito.
È condotta al re in broccati preziosi;
dietro a lei le vergini, sue compagne,
a te sono presentate.
tessuto d’oro è il suo vestito.
È condotta al re in broccati preziosi;
dietro a lei le vergini, sue compagne,
a te sono presentate.
Condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
li farai prìncipi di tutta la terra.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vieni, sposa di Cristo, ricevi la corona,
che il Signore ti ha preparato per la vita eterna.
Alleluia.
sono presentate nel palazzo del re.
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
li farai prìncipi di tutta la terra.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vieni, sposa di Cristo, ricevi la corona,
che il Signore ti ha preparato per la vita eterna.
Alleluia.
Vangelo Mt 25,1-13
Ecco lo sposo! Andategli incontro!
Dal vangelo secondo Matteo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
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