Beata Chiara "Luce" Badano. |
Giovanni Battista è così pieno di Dio che tutti in
cuor loro si chiedono se non è lui il Messia ma lui annuncia che quello che fa –
e affascina le folle – non è ancora nulla. Egli evangelizza, non perché da
consigli di comportamento, ma perché invita ad aprire il cuore e ad entrare
nella tensione dell’attesa. Dai consigli che dona, adatti ad ognuno, vediamo che
la salvezza è per chiunque, da qualunque situazione o mestiere venga, a
condizione che apra il suo cuore.
Giovanni Battista invita a rallegrarsi e mettersi
in attesa. Un’attesa operosa ma che sa che quello che conta lo fa il Signore. Non
siamo noi a costruire il Regno di Dio.
Il cristiano triste non esiste. Il santo triste è
un tristo (cioè un malvagio, un perfido, un perverso) “santo”. La prima e la seconda
lettura ci invitano a rallegrarci nel Signore. Questo invito è per te oggi. Domani
svilupperò questo punto che è molto importante. Non si tratta della gioia del mondo, non
si tratta nemmeno della gioia dei sensi, ma della gioia della fede. Non sentirti
squalificato se soffri, se non riesci a sorridere come vorresti. Tutti vorrebbero
sentire consolazione e piacere. Non piacere quindi che ci può essere e può non esserci,
ma gioia, gioia che viene dal profondo della fede. Ne riparliamo domani.
Prima Lettura Sof 3,14-18a
Il Signore esulterà per te con grida di gioia.
Il Signore esulterà per te con grida di gioia.
Dal libro del profeta Sofonìa
Rallegrati, figlia di Sion,
grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna,
ha disperso il tuo nemico.
Re d'Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non temerai più alcuna sventura.
Re d'Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non temerai più alcuna sventura.
In quel giorno si dirà a
Gerusalemme:
«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente.
Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia».
«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente.
Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia».
Salmo Responsoriale Is 12,2-6
Canta ed esulta, perché grande in mezzo a
te è il Santo d'Israele.
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il
Signore;
egli è stato la mia salvezza.
Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il
suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è
sublime.
Cantate inni al Signore, perché ha fatto
cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo
d'Israele.
Seconda Lettura Fil 4,4-7
Il Signore è vicino!
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi
Fratelli, siate sempre lieti nel Signore,
ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è
vicino!
Non angustiatevi per nulla, ma in ogni
circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e
ringraziamenti.
E la pace di Dio, che supera ogni
intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.
Canto al Vangelo Is 61,1
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me,
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annunzio.
Alleluia.
Canto al Vangelo Is 61,1
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me,
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annunzio.
Alleluia.
Vangelo Lc 3,10-18
E noi che cosa dobbiamo fare?
E noi che cosa dobbiamo fare?
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, le folle interrogavano
Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due
tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
Vennero anche dei pubblicani a farsi
battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse
loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E
noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete
niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti,
riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo,
Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che
è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi
battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua
aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un
fuoco inestinguibile».
Con molte altre esortazioni
Giovanni evangelizzava il popolo.
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