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sabato 22 dicembre 2018

MARIA E ANNA: TUTTO VIENE DA DIO / 22 dicembre


Anna la mamma di Samuele e Maria la mamma di Gesù. Due donne molto diverse, in situazioni diverse. La prima consegna al Tempio (al Signore) il bimbo avuto due o tre anni prima, dopo tanti anni di sterilità, l’altra, giovanissima, è incinta da poco del suo bambino. Anna assomiglierebbe più ad Elisabetta che a Maria di Nazareth.
Ciò che le unisce è che tutt’e due riconoscono che tutto viene dal Signore, tutto è dono suo. Lui c'è e agisce nella loro vita. E sanno ringraziare, fare memoria grata dei doni di Dio.
Dio è la Roccia, l’Unica, è affidabile, è colui che compie sempre le sue promesse. Se non fosse così la fede non avrebbe oggetto. Sarebbe un “training autogeno”, un “think pink” un “pensare rosa” auto prodotto, uno sforzarsi ad immaginare che tutto si arrangerà, tutto andrà per il meglio. I nostri contemporanei sono molto lontani da questo, arrabbiati, pessimisti, scontenti, … disperati. Madri che uccidono i loro bambini prima di suicidarsi, padri che distruggono le loro famiglie prima di distruggere se stessi, sorrisi che precedono il suicidio, o visi cupi con dichiarazioni strane sui Social che precedono atti di violenza contro chiunque passa a tiro…
Anche sforzarsi di persuadersi che tutto è meraviglioso inevitabilmente cozzerà contro la durezza della realtà e porterà al crollo. Certi ottimismi irrealistici sono segno di scollamento con il reale. Hitler nella sua follia fino all’ultimo lavorava e sognava un’arma segreta che avrebbe ribaltato le sorti di una guerra già perduta.
Ma vedere tutto nero, non saper riconoscere il positivo che c'è, anche se umile, prendere l’abitudine di accusare sempre gli altri, è segno di debolezza ed è una via di morte.
Attribuirsi tutti i meriti, mentre tutto è dono di Dio è una via di orgoglio tremenda che porta alla solitudine.
Chiediamo ad Anna, la mamma di Samuele, e sopratutto alla giovanissima “Figlia di Sion”, la Vergine di Nazareth, di insegnarci a ringraziare Dio e il nostro prossimo.
Per che cosa ringrazierò? Innanzitutto per il Pane di Dio, Gesù Cristo suo Figlio che mi ha donato come Salvatore misericordioso, fratello e modello. Facciamo Eucaristia.

Prima Lettura  1 Sam 1, 24-28
Anna ringrazia per la nascita di Samuèle.
Dal primo libro di Samuele
In quei giorni, Anna portò con sé Samuèle, con un giovenco di tre anni, un’efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo.
Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch’io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore».
E si prostrarono là davanti al Signore.

Salmo Responsoriale   1 Sam 2,1.4-8
Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.
Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.
L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.
Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.

Canto al Vangelo 

Alleluia, alleluia.

O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa:
vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra.
Alleluia.


Vangelo   
Lc 1, 46-55
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

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