Anna la mamma
di Samuele e Maria la mamma di Gesù. Due donne molto diverse, in situazioni diverse. La prima consegna al Tempio (al Signore) il bimbo avuto due o tre anni
prima, dopo tanti anni di sterilità, l’altra, giovanissima, è incinta da poco del
suo bambino. Anna assomiglierebbe più ad Elisabetta che a Maria di Nazareth.
Ciò che le unisce è che tutt’e due riconoscono che tutto viene
dal Signore, tutto è dono suo. Lui c'è e agisce nella loro vita. E sanno
ringraziare, fare memoria grata dei doni di Dio.
Dio è la Roccia,
l’Unica, è affidabile, è colui che compie sempre le sue promesse. Se non fosse così
la fede non avrebbe oggetto. Sarebbe un “training autogeno”, un “think pink” un
“pensare rosa” auto prodotto, uno sforzarsi ad immaginare che tutto si arrangerà,
tutto andrà per il meglio. I nostri contemporanei sono molto lontani da questo,
arrabbiati, pessimisti, scontenti, … disperati. Madri che uccidono i loro bambini
prima di suicidarsi, padri che distruggono le loro famiglie prima di
distruggere se stessi, sorrisi che precedono il suicidio, o visi cupi con dichiarazioni
strane sui Social che precedono atti di violenza contro chiunque passa a tiro…
Ma vedere tutto
nero, non saper riconoscere il positivo che c'è, anche se umile, prendere l’abitudine
di accusare sempre gli altri, è segno di debolezza ed è una via di morte.
Attribuirsi tutti i meriti, mentre tutto è dono di Dio è una via di orgoglio
tremenda che porta alla solitudine.
Chiediamo ad
Anna, la mamma di Samuele, e sopratutto alla giovanissima “Figlia di Sion”, la
Vergine di Nazareth, di insegnarci a ringraziare Dio e il nostro prossimo.
Per che cosa ringrazierò?
Innanzitutto per il Pane di Dio, Gesù Cristo suo Figlio che mi ha donato come Salvatore
misericordioso, fratello e modello. Facciamo Eucaristia.
Prima Lettura 1
Sam 1, 24-28
Anna ringrazia per la nascita di Samuèle.
Anna ringrazia per la nascita di Samuèle.
Dal primo libro di Samuele
In quei giorni, Anna portò con sé Samuèle, con un giovenco di tre anni, un’efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo.
Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch’io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore».
E si prostrarono là davanti al Signore.
Salmo Responsoriale 1 Sam 2,1.4-8
Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.
In quei giorni, Anna portò con sé Samuèle, con un giovenco di tre anni, un’efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo.
Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch’io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore».
E si prostrarono là davanti al Signore.
Salmo Responsoriale 1 Sam 2,1.4-8
Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.
Il mio cuore esulta nel
Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.
L’arco dei forti s’è
spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
Il Signore fa morire e fa
vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.
Solleva dalla polvere il
debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa:
vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra.
Alleluia.
Vangelo Lc 1, 46-55
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente.
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa:
vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra.
Alleluia.
Vangelo Lc 1, 46-55
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
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