I Media ci danno poche notizie
e non proprio esaltanti dal vertice ONU sui cambiamenti climatici in corso in
Polonia. La mobilitazione che ha preceduto e accompagnato il vertice di Parigi,
anche qui da noi, non si è ripetuta e mi chiedo perché.
Infatti, da allora, la
situazione è solo peggiorata, i tempi a nostra disposizione si sono accorciati,
fenomeni atmosferici straordinari e devastatori hanno cominciato a toccarci da vicino
in Italia e sentiamo che è un crescendo, il costo economico e sociale di questi
fenomeni è reale e pesante e potrebbe portare a collassi.
Sembra che il mondo sia
una nave Titanic diretta all’iceberg che la farà affondare, e al timone della
quale, invece del capitano che indica una rotta, ci sia il cuoco che discute
con i passeggeri del menù del pranzo affinché sia gradito. È vero che l’economia
è importante, ma la ricerca del senso della vita, i valori sono indispensabili.
E la mancanza di senso della vita, la mancanza di valori hanno un costo
economico e sociale enorme.
Cosa fai per limitare i
tuoi consumi non necessari? Sei sciupone riguardo al cibo, i vestiti, il
riscaldamento, i trasporti, ecc … Cosa fai per non inquinare? Abbandoni rifiuti
per strada, non hai cura dei rifiuti più pericolosi: olio motore, pile, ecc. … Cosa
fai per le “4 R” dei rifiuti (Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, Recuperare)? Non
usi la sporta riutilizzabile per fare la spesa, … Chiedi la grazia al Signore confessando
i tuoi peccati contro l’ambiente?
Vedo che ci sono miliardi
di miliardi spesi per l’esplorazione spaziale. In particolare ci sono “progetti
di colonizzazione del pianeta Marte” da qui al 2030. Tutti esaltati per progetti
di creazione di colonie abitate con coltivazioni sotto serra, densificazione
e ossigenazione dell’atmosfera di Marte in modo che sia respirabile per gli
esseri viventi, in primis l’uomo, ecc. Parlando di questo ultimo aspetto gli
scienziati ammettono che un progetto del genere esige come minimo 500
anni per giungere ad un risultato apprezzabile. “Ma – dicono – dobbiamo farlo perché
l’umanità possa emigrare nel caso in cui la vita sulla terra sia impossibile per
via dell’inquinamento!” Ascoltare queste parole in un documentario mi fa venire
dubbi sulla mia intelligenza. Se tutto va per il meglio Marte sarà abitabile
con una qualità della vita discreta nel 2550. Ma se si dice che da qui al 2050 la
vita rischia di essere sconvolta dal cambiamento climatico, ci interessa ancora
una data come il 2550? Per trasportare ogni mezzo chilo di materiale alla Stazione
Spaziale Internazionale (400 km di quota) il costo è di 10 000 dollari. Per trasportare
mezzo chilo di materiale sulla luna (384 000 km dalla Terra in media) il costo
è dell’ordine del milione di dollari, per andare su Marte (56 milioni di km la
distanza minima) il costo avvicina il miliardo di dollari. Non siamo capaci di
risolvere i problemi di povertà sulla Terra, come potremmo offrire una via di
salvezza all’umanità con questi costi? Inoltre, non siamo capaci di andare d’accordo
sulla Terra per progetti di sviluppo e di pace, anzi, facciamo guerre dappertutto,
pensiamo seriamente che trasportati su Marte, come per incanto, la cooperazione
tra gli uomini sarebbe esemplare e in modo duraturo?
La realtà è che non abbiamo
un Pianeta B e dobbiamo a tutti i costi, fare ognuno il nostro massimo per preservare
la Terra e migliorarla. Cominciando dalle cose piccole, sapendo che tutto è
connesso. Perché una realtà connessa funzioni bene, devo per forza rinunciare
al mio egoismo, anche quando questo egoismo si presenta sotto nomi che possono
sembrare più innocui come superficialità o negligenza.
“Non fare il male è
bene, ma non fare il bene è male” (papa Francesco).
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