La
Chiesa questa mattina ci faceva pregare: “O Dio, che hai guidato san Giovanni
della Croce alla santa montagna che è Cristo, attraverso la notte oscura della rinuncia e l'amore ardente della croce,
concedi a noi di seguirlo come maestro di vita spirituale, per giungere alla
contemplazione della tua gloria. Per il nostro Signore...”. Notte
oscura della rinuncia, amore ardente della croce … Le rinunce purtroppo sono una
necessità, e già gli antichi dicevano: “per
angusta ad augusta”, attraverso le strettoie anguste delle difficoltà fino
alle cose grandi, auguste. Ma questo non significa amore alla croce, ancora meno
amore ardente alla croce. Questa espressione non è forse sommamente sospetta? Chi
bisogna psicanalizzare? La Chiesa tutta, alcuni suoi membri, lo stesso Gesù
Cristo?
Osiamo
chiedere oggi l’amore ardente alla croce, non la rassegnazione quasi che Dio sia
il nostro nemico, i nostri impegni precedenti, le persone di cui siamo responsabili
siano un impedimento alla nostra felicità. È il contrario. Ed è questa la
vittoria di Cristo che trasforma ciò che “è amaro in dolcezza di corpo e di
anima” (san Francesco). In questo siamo poco “praticanti”, ma credere alla vittoria
della croce è la base della nostra salvezza, l’inizio del cammino.
Prima Lettura
Is 48, 17-19
Se tu avessi prestato attenzione ai miei comandi!
Se tu avessi prestato attenzione ai miei comandi!
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore tuo redentore, il Santo di Israele:
“Io sono il Signore tuo Dio
che ti insegno per il tuo bene,
che ti guido per la strada su cui devi andare.
Se avessi prestato attenzione ai miei comandi,
il tuo benessere sarebbe come un fiume,
la tua giustizia come le onde del mare.
La tua discendenza sarebbe come la sabbia
e i nati dalle tue viscere come i granelli d’arena;
non sarebbe mai radiato né cancellato
il tuo nome davanti a me”.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 1
Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita.
Così dice il Signore tuo redentore, il Santo di Israele:
“Io sono il Signore tuo Dio
che ti insegno per il tuo bene,
che ti guido per la strada su cui devi andare.
Se avessi prestato attenzione ai miei comandi,
il tuo benessere sarebbe come un fiume,
la tua giustizia come le onde del mare.
La tua discendenza sarebbe come la sabbia
e i nati dalle tue viscere come i granelli d’arena;
non sarebbe mai radiato né cancellato
il tuo nome davanti a me”.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 1
Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita.
Beato l’uomo che non entra
nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.
È come albero piantato
lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.
Non così, non così i
malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Il Signore viene, andiamogli incontro:
egli è il principe della pace.
Alleluia.
Vangelo Vangelo Mt 11, 16-19
Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell'uomo.
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Il Signore viene, andiamogli incontro:
egli è il principe della pace.
Alleluia.
Vangelo Vangelo Mt 11, 16-19
Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell'uomo.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”.
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”.
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
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