Il presepe provenzale e i “santons”.
In Francia la grande tradizione del presepe, importato dall’Italia,
è provenzale. Come qui a Napoli, ci sono le statuine con i personaggi
tradizionali. Sono chiamati “santons”,“picccoli santi”. La Madonna e san
Giuseppe, i Re magi, hanno vestiti un po’ particolari, poi attorno a loro,
oltre ai pastori, ci sono i rappresentanti dei vari mestieri e degli stati sociali con i vestiti caratteristici dell’epoca (come qui da noi, i personaggi si aggiornano fino ad oggi con le celebrità del momento,
attori, cantori, ecc.).
E, chiaramente tutti questi personaggi parlano, dialogano tra
loro.
In particolare ogni mestiere si presenta porgendo i suoi
omaggi ed esprimendo la sua gioia alla Sacra famiglia mentre porta doni per
soccorrere la povertà nella quale è costretto il Neonato divino. La Madonna e
san Giuseppe accolgono con calore e ringraziano con squisitezza.
Così viene il fornaio con i suoi pani caldi e croccanti,
il pescatore con il pesce lucente e ricco di proteine, il fabbro si mette a
disposizione per cambiare i ferri dell’asino, e l’oste porta una caraffa di
buon vino e un piatto pronto alla degustazione. Tutto questo in mezzo alla musica
dei flauti dei pastori e ai tamburelli delle donne.
Ecco che poi si avvicina “Lou Ravì”. È un personaggio
centrale nel presepe! Anche lui vuol vedere il Bambino e salutare la Madonna e
san Giuseppe. Lou Ravì, in dialetto provenzale significa “Il Rapito”, con le
sue braccia alzate per la meraviglia e la testa perennemente nelle nuvole. È il
sempliciotto, lo “Scemo del villaggio”. È il “fadà” letteralmente “posseduto
dalle fate”. Non è un gran lavoratore. Non porta nessun dono se non la sua
presenza di uomo buono. E qualcuno si ribella perché, oltre che
poco abile, è anche un po’ sfaticato.
“Lou ravì, cosa fai qui ? Non devi stare, tu non fai
niente, non porti niente! Non ti va di lavorare ! Quando noi sgobbiamo al sole tu te ne stai all'ombra degli alberi! Non è giusto ! ”
“Ma, io il lavoro lo amo, mi entusiasma! Mi piace tanto vedere gli altri
lavorare, li ammiro, li stimo sinceramente, mi piace tanto incoraggiarli …”
“Dai, lou ravì – dice la Madonna – vieni anche tu, vicino a me, c'è posto anche per te nel presepe!”
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