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venerdì 27 novembre 2020

I SEGNI DEI TEMPI DI OGGI / venerdì XXXIV sett. T.O.

 

Il Neo Cardinale Sim in una parrocchia che festeggia il Nuovo Anno cinese.

Gesù ci invita a lasciarci guidare dai segni dei tempi. La condanna della Chiesa delle dottrine millenariste fiorite nel corso dei secoli ci aiuta a non cercare segni di Dio dove non ci sono. In sostanza il millenarismo interpreta in senso letterale il brano dell’Apocalisse letto oggi: “Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni” e afferma che ci sarà una prima risurrezione di pochi giusti che regneranno con Cristo sulla terra per mille anni.

Ma allora cosa sono i segni dei tempi? Segni dei tempi possono essere avvenimenti ma innanzitutto è Gesù stesso, il suo essere e il suo agire, il suo messaggio. La fonte per conoscerlo è la Scrittura e lo spirito dei santi quando sappiamo spogliarli dalle esteriorità legate alla cultura nella quale sono vissuti.

Segni dei tempi sono anche espressioni che vengono da fuori e ci aiutano a prendere coscienza di come la Chiesa può essere luce ma anche oscurità. “Dalla periferia si vede meglio che dal centro”, non smette di ripeterci papa Francesco.

Proprio da lui questo aneddoto: andava a celebrare in una favela quando seppe delle dimissioni di Papa Benedetto. Durante la Messa ne parlò alla gente e chiese di pregare per l’elezione del nuovo Papa. Dopo la Messa una vecchietta gli dice: “Tu, quando sarai Papa, comprati un cagnolino e portalo in Vaticano”.  – “Non c'è grande pericolo che io diventi Papa!, ma perché il cagnolino?” – “Perché quando starai a tavola, prima di mangiare, dai un pezzettino al cane, e se sta bene, continua a mangiare!” Commenta il Papa: “Com'è possibile che il centro del Cattolicesimo, che dovrebbe essere l’esempio dell’amore e della fraternità, delle virtù evangeliche, nell’immaginario di credenti semplici possa essere visto così? Fortunatamente, da giovane, il Signore mi ha fatto leggere una storia dei Papi e questo mi ha vaccinato riguardo a tutto quello che avrei potuto trovare nella Curia romana”.

Un altro esempio ci viene da Diego Maradona che diceva di sé: “sono totalmente mancino, di piede, di fede e di cervello”, ma che non ha mai rinnegato la fede dei semplici trasmessa da sua madre. Negli anni 80 volle visitare il Vaticano. Da questa visita, disse del Papa (allora Giovanni Paolo II) in una trasmissione televisiva da Cuba: “Come si può essere tanto “hijo de puta”, figlio di puttana di vivere con un tetto d’oro e poi andare nei paesi poveri e abbracciare i bambini con una pancia così (gonfia per la fame)”. Osservazione ingiusta riguardo alla persona di Giovanni Paolo II, ma non possiamo lasciar perdere semplicemente una tale provocazione senza interrogarci.  

Più elaborata e forse capace di aiutarci maggiormente è l’intervista del neo cardinale Sim sul sito AlfayOmega di ieri. Il giornalista chiede cosa può portare alla Chiesa universale una Chiesa così piccola come quella di Brunei (22000 cattolici su 450000 abitanti, solo tre preti oltre il Cardinale). Risponde il Cardinal Sim: “molti elementi del Vangelo sono così. Il Re Davide, più piccolo di sette fratelli, non stava nemmeno nell’elenco per essere eletto re. La Vergine era di Nazareth, un paesino del quale disse Natanaele  che non poteva uscirne nulla di buono. A volte esiste un pregiudizio contro i piccoli, ma anche loro hanno qualcosa da dire. Nel nostro caso, l’aver imparato ad essere e vivere come minoranza in un paese musulmano e adattarci a ciò che ci circonda. … Credo che dove la Chiesa è grande e tende ad operare in grande, questo può intimidire la gente. La forma di agire di Gesù è da persona a persona, essendo piccolo con i piccoli. … Oggi con le reti sociali tutto sta a portata della gente. E qui, a cattolici e non cattolici giunge un’immagine non molto piacevole, che non mostra il volto di Gesù. Se io non fossi cattolico e vedessi le notizie …

 

Prima Lettura   Ap 20, 1-4.11 - 21,2
I morti vennero giudicati, ciascuno secondo le sue opere. Vidi la Gerusalemme nuova scendere dal cielo.

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi un angelo che scendeva dal cielo con in mano la chiave dell’Abisso e una grande catena. Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell’Abisso, lo rinchiuse e pose il sigillo sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni, dopo i quali deve essere lasciato libero per un po’ di tempo.
Poi vidi alcuni troni - a quelli che vi sedettero fu dato il potere di giudicare - e le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni.
E vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva. Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. E i libri furono aperti. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati secondo le loro opere, in base a ciò che era scritto in quei libri. Il mare restituì i morti che esso custodiva, la Morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la Morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.
E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. 

Salmo Responsoriale  
  Dal Salmo 83 
Ecco la tenda di Dio con gli uomini!

L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.

Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio.

Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio:
cresce lungo il cammino il suo vigore.

Canto al Vangelo   
Lc 21,28
Alleluia, alleluia.

Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.

 

Vangelo   Lc 21, 29-33
Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. 

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

 

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