Visualizzazioni totali

lunedì 9 novembre 2020

MA LA CHIESA NON E' COSI' / festa della dedicazione della Basilica Lateranense, 9 novembre





Oggi si celebra la dedicazione della chiesa dove il vescovo di Roma ha la sua cattedra. Ma il magistero del Papa è legato alla sua persona, non ad un luogo. Anzi, abitualmente lo esercita dal Vaticano e non dal centro di Roma. Anche se è passato nell’uso, indicare un edificio come “chiesa” è un abuso di linguaggio. Bisognerebbe dire “l’aula dove si raduna la Chiesa”.

Qualcuno in questi tempi di lockdown paragona la Chiesa a un ospedale: se non fa diagnosi e terapie, a che serve? Meglio chiuderlo. Quindi anche una Chiesa che accetta di non dare i sacramenti non serve a niente. MA LA CHIESA NON E' COSI'! Per un credente questo tipo di analisi non è nemmeno degno di attenzione. Purtroppo molti non credenti e anche credenti, considerano la Chiesa come un mero centro erogatore di “servizi sacri”, e ragionano con criteri umani. La Chiesa è un Mistero, è lei stessa Sacramento di Salvezza, e le privazioni e le persecuzioni vissute nella fede, non oscurano il suo volto né l’efficacia della sua missione.

La Chiesa celebra i sacramenti e li vuole celebrare, certo, ma non è un “preghierificio”, né un “sacramentificio”. L’Eunuco di Atti 8, ritorna al suo paese, battezzato ma senza Eucaristia. Per adesso egli sarà l’unico cristiano del suo popolo, senza preti per amministrare gli altri sacramenti. San Paolo dichiara: Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il vangelo;” (1 Cor 1:17). I martiri ancora catecumeni dall’antichità ai tempi moderni, tra cui molti dei martiri ugandesi del XIX sec., non avevano ancora ricevuto alcun sacramento eppure la loro conversione era così forte da preferire la morte al rinnegare la fede, dando così la massima testimonianza cristiana. A loro non era servita la Chiesa? Tutt’altro! La Chiesa di Corea è nata da laici, e, prima ancora che venissero preti dalla Cina, formava una comunità viva, capace di affrontare persecuzioni. I “kakure kirishitan”, i cristiani nascosti giapponesi hanno trasmesso la fede, nelle case, senza preti, durante i due secoli in cui il Giappone si era chiuso all’Occidente. L’elenco potrebbe continuare.

I francesi sono di nuovo confinati per Covid, e le messe con fedeli sono state sospese. L'andare in chiesa essendo molto più sicuro di tante altre attività, il Presidente dei vescovi ha fatto ricorso argomentando che si ledeva la libertà di culto. Il Consiglio di Stato francese ha rigettato il ricorso. Il vescovo di Poitiers ha spiegato che questa privazione, non voluta, doveva essere vista come un contributo dei cristiani alle prove che vive la comunità nazionale. Disaccordo tra vescovi? No. Da una parte era giusto far notare che le chiese non sono luoghi di contagio. Dall’altra, non conviene fare polemiche per una sospensione temporanea delle messe per ragioni serie di salute pubblica.

D’altronde, la scarsità di preti e anche del pane di frumento e del vino d’uva necessari in tante regioni, soprattutto nel passato, fa che molti cristiani non possono ricevere abitualmente l’Eucaristia. Ma la Parola di Dio non è incatenata, e lo Spirito Santo soffia.

 

Prima Lettura  Ez 47,1-2.8-9.12  
Vidi l'acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungeva quest'acqua portò salvezza.

Dal libro del profeta Ezechiele
In quei giorni, [ un uomo, il cui aspetto era come di bronzo, ] mi condusse all’ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell’acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell’altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all’esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal lato destro.
Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell’Àraba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 45
Un fiume rallegra la città di Dio.

Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare.

Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell’Altissimo.
Dio è in mezzo a essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba.

Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra.
 
Seconda Lettura  1 Cor 3,9c-11.16-17  
Voi siete il tempio di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, voi siete edificio di Dio.
Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo.
Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.

Canto al Vangelo 
  2Cr 7,16
Alleluia, alleluia.

Ecco, è giunto il tempo in cui i veri adoratori
adoreranno il Padre in spirito e verità. Alleluia.

  

Vangelo   Gv 2,13-22 
Siete tempio di Dio.

Dal vangelo secondo Giovanni
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. 

 

Nessun commento:

Posta un commento