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domenica 15 gennaio 2023

COME GESÙ RESTAURA L'UMANITÀ? / II Domenica del T.O. / A.


Gesù è “Luce delle nazioni”, mandato a “restaurare le tribù di Giacobbe”, “colui che toglie il peccato del mondo”. Paolo è inviato (apostolo) per annunciare LA Buona Notizia che cambia la vita degli uomini e pertanto delle Società e della Storia dell’Umanità.

Né Gesù né Paolo si presentano con un programma di aiuti umanitari, come elargitori di grazie o insegnanti di un metodo infallibile per ottenerle, come capi politici e capi di partito, come riformatori delle Leggi o per cambiare il Governo e mandare in carcere i corrotti. Hanno meglio da fare: dare fiducia all’Uomo, rivelargli la sua dignità e la potenza della vera Comunione con Dio, in particolare di fronte alla morte e a tutte le situazioni di morte. Se l’Uomo si rialza in Dio, farà tutto ciò che servirà per la vita sociale.

Gesù e Paolo insegnano la Fede in Dio che ottiene la salvezza. Gesù toglie il peccato del mondo. Notiamo: Gesù non toglie “i peccati”, ma “il peccato”. Qual'è la differenza? IL Peccato è non credere in Gesù (Giovanni 16,9). Ogni peccato è un atto di sfiducia in Cristo, più o meno grave, ma c'è chi invece compie atti di virtù pur vivendo NEL PECCATO.

Gesù dava elemosine ai poveri e così anche Paolo (Giovanni 13,29;Romani 15,26; 1 Cor 16,1) ecc. Infatti è chiaro che la fede senza le opere è morta in sé stessa (Giacomo 2,14-18), ma le opere del cristiano sono una conseguenza della sua fede in Cristo, una conseguenza della salvezza, non il contrario. 

Paolo annuncia la fede e vede convertirsi persone, formarsi e crescere comunità che egli cura. La sua opera sono dei cristiani e delle comunità. La sua opera è la Chiesa. Il frutto dell'evangelizzazione è la Chiesa, cioè la comunità  do coloro "che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata", "invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo" e vivono il dono della grazia e della pace. Il saluto di Paolo alla Comunità di Corinto ci dice l’importanza di vivere il proprio battesimo in comunità, una comunità che formi a una fede adulta. Prendi coscienza dell’importanza della tua comunità e dell'amore che devi avere per lei. Paolo ne è cosciente e dice che il peccato suo più grande è di aver perseguitato la Chiesa di Dio, rendendolo addirittura indegno di essere chiamato apostolo (1 Corinti 15,9).

Se c’è un matrimonio di famiglia, fai di tutto per esserci, arrivi in anticipo, perdoni alla sposa se ritarda un poco, cerchi di essere in comunione con tutti i famigliari dei due sposi. È così per ogni evento importante di famiglia. Quanto più non devi mancare agli appuntamenti della tua comunità con il Signore risorto.  


Prima Lettura  Is 49, 3. 5-6

Ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza.

Dal libro del profeta Isaia

Il Signore mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria». Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele – poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza – e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra».

 Salmo Responsoriale  Dal Salmo 39

Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Ho sperato, ho sperato nel Signore, / ed egli su di me si è chinato, / ha dato ascolto al mio grido. / Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, / una lode al nostro Dio.

Sacrificio e offerta non gradisci, / gli orecchi mi hai aperto, / non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. / Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

«Nel rotolo del libro su di me è scritto / di fare la tua volontà: / mio Dio, questo io desidero; / la tua legge è nel mio intimo». 

Ho annunciato la tua giustizia / nella grande assemblea; / vedi: non tengo chiuse le labbra, / Signore, tu lo sai.

 

Seconda Lettura  1 Cor 1, 1-3

Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo. 

 Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!


Canto al Vangelo   Gv 1,14a.12a

Alleluia, alleluia. Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; a quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio. Alleluia.

      

Vangelo  Gv 1, 29-34

Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo.

Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».

Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio». 


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