“Rimanete in lui” proclama l’Apostolo Giovanni. Il Vaticano ha pubblicato il Testamento spirituale di Benedetto XVI in cui egli insiste in particolare sul valore perenne, intramontabile, della fede cristiana: “rimanete saldi nella fede! Non lasciatevi confondere!” Vediamo che la tentazione di ridurre il problema di Dio ad un sistema di cui l’uomo avrebbe la chiave già esisteva al tempo degli Apostoli. È sorta fin dalla prima generazione cristiana e ha accompagnato tutte le generazioni rivestendosi di forme nuove ma fondamentalmente uguale. Le risposte date dalla Chiesa sono anch’esse antiche e conosciute. Mi hanno molto impressionato i testi di Brunor, un vignettista francese, che mostra come i soli impianti che resistono ai progressi recenti dell’astronomia, della fisica e della biologia sono quello di Aristotele e quello della Bibbia, del piccolo e insignificante popolo ebraico istruito dai profeti!
Non lasciatevi confondere nemmeno dal paganesimo che
si riveste di etichette e nomi cristiani. Queste varie tentazioni sono presenti
nella Chiesa ancora oggi. Ci sono vari motivi che spingono a seguire questa tentazione.
Uno di questi è, come sempre, l’orgoglio, il pensare di sapere più degli altri,
di aver fatto una grande scoperta, il volersi mettere in mostra. Orgoglio che Giovanni
Battista ha combattuto e vinto. «Io
battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che
viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Solo Gesù
è Via Verità e Vita. Come san Paolo – che ripete tredici volte il concetto nelle
sue lettere! – anche noi ripetiamo l’invito: “State saldi nella fede”, approfondendo la vostra conoscenza di Gesù e i
motivi per i quali credete, affinché possiate anche testimoniarlo.
Prima
Lettura 1 Gv 2, 22-28
Quello che avete udito da principio rimanga in voi.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo.
Figlioli, chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.
Quanto a voi, quello che avete udito da principio rimanga in voi. Se rimane in voi quello che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna.
Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di ingannarvi. E quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che qualcuno vi istruisca. Ma, come la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera e non mentisce, così voi rimanete in lui come essa vi ha istruito.
E ora, figlioli, rimanete in lui, perché possiamo avere fiducia quando egli si manifesterà e non veniamo da lui svergognati alla sua venuta.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 97
Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.
Cantate
al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il
Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti
i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
Canto al Vangelo Eb 1,1-2
Alleluia, alleluia.
Alleluia, alleluia.
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti,
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia.
Vangelo Gv 1, 19-28
Dopo di me verrà uno che è prima di me.
Dal
vangelo secondo Giovanni.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da
Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e
non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei,
dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No»,
rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a
coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono
voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come
disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e
gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il
profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta
uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno
di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava
battezzando.
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