10. Accanto ai sacerdoti e ai religiosi, un ruolo primario deve
essere svolto dalle coppie di sposi. La preparazione delle coppie al matrimonio
è una vera e propria opera di evangelizzazione15 e i fedeli laici, in
particolare gli sposi, sono chiamati, al pari dei religiosi e dei ministri
ordinati, a partecipare alla missione evangelizzatrice della Chiesa: sono un
soggetto pastorale.16 In virtù della loro specifica esperienza, potranno dare
concretezza ai percorsi di accompagnamento, prima del matrimonio e durante il
matrimonio, intervenendo come testimoni e accompagnatori delle coppie in
relazione a molti degli aspetti della vita nuziale (affettivi, sessuali,
dialogici, spirituali) e familiare (compiti di accudimento e cura, apertura
alla vita, dono reciproco, educazione dei figli, sostegno nelle fatiche
quotidiane, nelle difficoltà e nella malattia). Gli sposi che si rendono
disponibili per questo prezioso servizio di accompagnamento ne traggono essi
stessi grandi benefici: portare avanti insieme un impegno pastorale, infatti, e
annunciare agli altri il “Vangelo del matrimonio”, costituisce un fattore di
grande unione spirituale e di arricchimento personale e di coppia. Bisognerà,
tuttavia, evitare il rischio che i laici, e in particolare gli sposi, nel vivere
questo protagonismo ecclesiale, si sostituiscano al sacerdote, assumendo ruoli
e funzioni che non competono loro. I sacerdoti e i religiosi, dal canto loro,
avranno cura di non ridurre la presenza dei laici a quella di semplici
testimoni, poiché ad essi spetta uno spazio di effettiva corresponsabilità. I
sacerdoti e i religiosi, dunque, cercheranno di mettersi in atteggiamento di
ascolto costante e di verifica del cammino assieme alle coppie che collaborano
con loro e che vivono in prima persona la dimensione familiare, evitando di
essere unici attori o, al contrario, di fare richieste eccessive e delegare
troppo, rischiando di “sfiancare le famiglie”.
15 « Oggi
più che mai, questa preparazione si presenta come una vera e propria occasione
di evangelizzazione degli adulti e, spesso, dei cosiddetti lontani. Sono,
infatti, numerosi i giovani per i quali l’approssimarsi delle nozze costituisce
l’occasione per incontrare di nuovo la fede da molto tempo relegata ai margini
della loro vita; essi, per altro, si trovano in un momento particolare,
caratterizzato spesso anche dalla disponibilità a rivedere e a cambiare
l’orientamento dell’esistenza. Può essere, quindi, un tempo favorevole per
rinnovare il proprio incontro con la persona di Gesù Cristo, con il messaggio
del Vangelo e con la dottrina della Chiesa » (Francesco, Discorso in
occasione dell’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario del Tribunale della Rota
Romana, 21 gennaio 2017).
16 « Le
sante coppie cristiane […] sono opera dello Spirito Santo, che è il protagonista
della missione, sempre, e sono già presenti nelle nostre comunità territoriali.
[…] Pensiamo al lavoro pastorale nel catecumenato prematrimoniale e
post-matrimoniale: sono queste coppie che devono farlo e andare avanti »
(Francesco, Discorso al Tribunale della Rota Romana per l’inaugurazione
dell’anno giudiziario, 25 gennaio 2020).
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