Oggi proclamiamo il Vangelo delle Beatitudini, che è la caratteristica dei cristiani. Questa settimana ho avuto la grazia di confrontarmi con persone “esterne” che hanno presentato con semplicità e franchezza obiezioni e inquietudini riguardo a quel testo che noi, “quelli di dentro”, non osiamo esprimere anche quando in fondo le pensiamo.
Uno mi disse: “La giustizia non esiste sulla terra”. È l’obiezione che opponevano già gli ebrei ai primi cristiani: “Dite che il Messia è venuto, ora il Messia deve portare la pace e la giustizia e non vediamo instaurato questo regno di giustizia e di pace”. Ma il Giusto è venuto. Nella nostra condizione umana è possibile vivere la Giustizia e la Pace e che questo porta alla vittoria sulla morte. I cristiani sono quelli che sono entrati in Cristo e nella sua vittoria e iniziano a sperimentare il suo potere già in questa vita. “Anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora non lo conosciamo più così (e ormai non conosciamo più nessuno secondo la carne)” (2 Cor 5,16). Il dramma è che ci ostiniamo a voler guardare la realtà e il nostro rapporto con Dio secondo la carne! Allora davvero i conti non tornano!
“Cristo ci darà la ricompensa ma è frustrante dover aspettare tutta una vita”. È vero che la pienezza si gusterà in paradiso, ma se la certezza di ricevere quello che Dio ha promesso ci sostiene, il Signore ha già cominciato a darci la Vita Eterna in germe nel battesimo affidando a noi e alla comunità di farlo crescere ogni giorno della nostra vita. Il demonio ci suggerisce che essere cristiano fino in fondo significa una vita di sofferenze e di sacrifici e riesce a distogliere molti dall’impegnarsi, perché gli crediamo. Ma, veramente il Cristianesimo si sarebbe esteso così rapidamente anche tra schiavi, gente povera e già appesantita da tante difficoltà se non permettesse di vivere meglio fin da adesso? Sarei diventato cristiano e poi frate e prete? Sarei così malvagio da proporre alle persone una Cattiva Notizia e una vita cattiva? La prima lettura di oggi si rivolge a persone che ancora non credono nella Vita eterna, eppure sentono che conviene seguire il Signore anche se propone già una vita umile e giusta.
Prima Lettura Sof 2,3; 3, 12-13 Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero.
Cercate il Signore voi tutti, poveri della terra, che eseguite i suoi ordini, cercate la giustizia, cercate l’umiltà; forse potrete trovarvi al riparo nel giorno dell’ira del Signore. «Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero». Confiderà nel nome del Signore il resto d’Israele. Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna; non si troverà più nella loro bocca una lingua fraudolenta. Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 145
Beati i poveri in spirito.
Il Signore rimane fedele per sempre / rende giustizia agli oppressi, / dà il pane agli affamati. / Il Signore libera i prigionieri.
Il Signore ridona la vista ai ciechi, / il Signore rialza chi è caduto, / il Signore ama i giusti, / il Signore protegge i forestieri.
Egli sostiene l’orfano e la vedova, / ma sconvolge le vie dei malvagi. / Il Signore regna per sempre, / il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.
Seconda Lettura 1 Cor 1, 26-31 Dio ha scelto ciò che è debole per il mondo
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi: Considerate la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili. Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio. Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione, perché, come sta scritto, chi si vanta, si vanti nel Signore.
Canto al Vangelo Mt 5 ,12a Alleluia, alleluia. Rallegratevi, esultate, perché grande è la vostra ricompensa nel cieli. Alleluia.
Vangelo Mt 5,1-12a Beati i poveri in spirito.
Dal vangelo secondo Matteo: In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Nessun commento:
Posta un commento