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sabato 13 marzo 2021

NUOVA PARABOLA DEL FARISEO E DEL PUBBLICANO

 


Ieri, due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché … ecc., ecc.”.
Il pubblicano invece, come da copione, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, e bravo, bravo, si batteva il petto come richiede il Vangelo, dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Ma poi sbirciava da sotto e diceva tra sé: “Signore, guarda un po’ questo fariseo, come si esalta, mi sta giudicando, vorrebbe farmi da maestro, o forse mi considera già come perduto, non ha capito proprio niente al tuo Vangelo, solo tu mi puoi giudicare. Mica questo fariseo è come me che mi sto umiliando. Certamente lui non sarà giustificato …

E il Signore Altissimo, ma vicino al suo cuore, gli rispose: Amico, non perdere la tua vita a commentare sugli altri, ma convertiti, oggi! Se hai capito il mio Vangelo, la mia volontà, a te e a tutti quelli che hanno l’orecchio aperto è chiesto di seguire solo me e la mia Parola che oggi dice di umiliarsi. Troppi hanno l’orecchio chiuso e la bocca aperta. Certamente Gesù ha parlato, e molto chiaro, ma nella sua vita si è compiuta anche questa Scrittura: 

“Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca”. (Is 53:7).

Quando si compie nella mia?

 

Prima Lettura   Os 6, 1-6
Voglio l'amore e non il sacrificio.

Dal libro del profeta Osèa
«Venite, ritorniamo al Signore:
egli ci ha straziato ed egli ci guarirà.
Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà.
Dopo due giorni ci ridarà la vita
e il terzo ci farà rialzare,
e noi vivremo alla sua presenza.
Affrettiamoci a conoscere il Signore,
la sua venuta è sicura come l’aurora.
Verrà a noi come la pioggia d’autunno,
come la pioggia di primavera che feconda la terra».
Che dovrò fare per te, Èfraim,
che dovrò fare per te, Giuda?
Il vostro amore è come una nube del mattino,
come la rugiada che all’alba svanisce.
Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti,
li ho uccisi con le parole della mia bocca
e il mio giudizio sorge come la luce:
poiché voglio l’amore e non il sacrificio,
la conoscenza di Dio più degli olocàusti. 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 50 
Voglio l’amore e non il sacrificio.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Nella tua bontà fa’ grazia a Sion,
ricostruisci le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici legittimi,
l’olocàusto e l’intera oblazione. 

Canto al Vangelo
   Sal 94,8 
Gloria e lode a te, o Cristo!

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Gloria e lode a te, o Cristo!

Vangelo   Lc 18, 9-14
Il pubblicano tornò a casa sua giustificato, a differenza del fariseo.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato». 

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