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domenica 28 gennaio 2018

PARLARE CON AUTORITA' / domenica IV T.O.


papa Francesco a Santa Marta - "Gesù parla con autorità perché sta vicino alla gente".
Nella prima lettura San Paolo annuncia la sua esperienza dell’amore totalizzante in Cristo e dice che conviene tenersi liberi da tutto ciò che potrebbe impedirlo, per esempio il matrimonio. Non significa che non esista la vocazione al matrimonio e, in ogni caso, esso è un segno dell’amore di Cristo per l’umanità (sacramento). È vero che sembrano essere molto poche le coppie che si sposano mettendo Cristo al primo posto e con la consapevolezza di avere la missione di manifestarlo al mondo. Non era così per il Beato Frédéric Ozanam. Aveva come guida spirituale il grande domenicano Lacordaire. Il quale vedeva già questo giovane così talentuoso e spirituale, col saio domenicano! Quando Ozanam gli annuncia che si è fidanzato, sbotta: “anche tu sei caduto nella trappola!” e l’altro: “il matrimonio non è una trappola, è un sacramento e un grande sacramento!”. Anche Papa Giovanni Paolo II ricordava un suo compagno di studi che molti vedevano già sacerdote e che diceva di sentirsi invece chiamato da Dio al matrimonio. Non impedisce che la Chiesa apprezzi molto il dono che Dio fa del celibato per il Regno dei cieli. Benedetto XVI notava come fosse molto conveniente che le comunità cristiane siano guidate da uomini che hanno scommesso, appoggiato tutta  la loro vita sul Vangelo. Di fatto, però, saremo tutti giudicati sull’amore. Chi non avrà amato, che sia in convento e nelle penitenze, o nella pazienza della vita di famiglia, avrà fallito la sua vita. Chi avrà amato come Cristo, fino alla fine, sarà giudicato degno della risurrezione.

Ma come seguire Cristo e lasciare tutto se non mi sento amato da lui, se non l’ho incontrato, se credo
in Dio ma non nella risurrezione? Il dramma è che la maggior parte di noi si accontenta di un Dio lontano che non mette in cammino, riempiendo la vita con gli idoli di questo mondo o perfino con alcune pratiche devote che colmano il vuoto interiore e “proteggono” dall’abbandonarsi all’amore di Dio. Eppure Cristo è risorto, Cristo è il Signore, che porta ai suoi discepoli la Pace perché ha vinto il mondo.

Nel Vangelo, Gesù parla con autorità e caccia gli spiriti immondi! Che idea abbiamo dell’autorità soprannaturale? Gli esorcisti autentici dicono: esorcista arrabbiato, esorcista spacciato! Imparate da me che sono mite e umile di cuore.
colazione con papa Francesco - foto e articolo completo in spagnolo da "portaluz.org".

In riferimento alla autorità spirituale vera, ascoltiamo l’esperienza di un cileno di 50 anni (non sposato in Chiesa, solo battezzato a 14 anni, in crisi con la moglie) che fu sorteggiato per fare colazione con papa Francesco nel suo ultimo viaggio in Cile:
“sentì che il papa mi guardava da uguale a uguale … con il mio vocabolario, lui con il suo vocabolario. Gli ho detto il grande dolore vissuto nel mio cuore e che per suo intermediario volevo dire tantissime grazie a Dio Padre per quello che ha fatto per Rubén Nahuelpàn. L’ho abbracciato (il Papa) e ho avuto voglia di restare addormentato sulla sua spalla perché era un riposo talmente bello, tanto di pace, tanto di pace! (Rubén piange emozionato al ricordo).
Egli, adesso, va a Messa ogni domenica e dice che è “per fame di Cristo, non c'è domenica che io manchi”. Si sta preparando per ricevere tra alcuni mesi la sua Prima Comunione, la Cresima e, se Dio vuole, anche, assieme a Cecilia, vivere il sacramento del matrimonio. “la cosa più importante è che con la mia signora riceviamo a nostro Signore Gesù Cristo nel cuore e ci uniamo per sempre. Dio mi ha salvato, mi ha fatto questo miracolo. amo Dio! So che molti problemi si evitano se siamo sinceri e consideriamo tutto attraverso la fede, senza timore di ciò che dirà la gente”.

Prima Lettura  Dt 18, 15-20
Susciterò un profeta e gli porrò in bocca le mie parole.

Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo: «Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me. A lui darete ascolto. Avrai così quanto hai chiesto al Signore, tuo Dio, sull'Oreb, il giorno dell'assemblea, dicendo: "Che io non oda più la voce del Signore, mio Dio, e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia".
Il Signore mi rispose: "Quello che hanno detto, va bene. Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto. Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire"».
    
Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 94/95
Ascoltate oggi la voce del Signore.
    
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».
     
Seconda Lettura 
 1 Cor 7, 32-35
La vergine si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, io vorrei che foste senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, e si trova diviso!
Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito.
Questo lo dico per il vostro bene: non per gettarvi un laccio, ma perché vi comportiate degnamente e restiate fedeli al Signore, senza deviazioni.
  
Canto al Vangelo
  Mt 4,16
Alleluia, alleluia.
Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta.
Alleluia.
   
Vangelo  Mc 1, 21-28
Insegnava loro come uno che ha autorità.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,]insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnaménto nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.


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