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giovedì 25 gennaio 2018

CONVERSIONE DI SAN PAOLO E UNITA' DEI CRISTIANI / 25 gennaio


Con la conversione di san Paolo si chiude l’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani. Vediamo con gratitudine in lui colui che ci ha portato la Luce più e meglio degli altri apostoli. Nella prima lettura viene raccontato l’episodio sulla strada di Damasco che mette in risalto la nostra dignità di cristiani. Gesù ci accoglie come altri se stesso: “perché mi perseguiti?”. Siamo anche indicati come gli “appartenenti a questa Via”. Il Cristianesimo è una Via, e quindi un Cammino.  Se non cammina,  non cambia,  non si converte e non si mette in discussione,  uno non vive il Cristianesimo. Senza conversione quotidiana sull'esempio di Paolo e degli Apostoli non ci può essere unità dei cristiani. 

Questo è il nocciolo della conversione di san Paolo. Aveva avuto i migliori maestri, era non solo
intelligente ma superiore nello zelo ai suoi coetanei e quindi sicuro di sé, centrato in sé e nella sua osservanza dei precetti, delle Parole, delle usanze. In che cosa si doveva convertire? Cercava la perfezione e condannava chi non entrava nei suoi schemi. E con tutto il suo sapere, con tutto quello che aveva ricevuto dal suo ambiente, di fronte alla “maledizione della croce” ne scopre ad un tratto la potenza: “la pietra scartata dai costruttori è diventata testata d’angolo”. Si trova spogliato, fallito, cieco. Non sa più nulla. Deve aspettare che un altro gli dica quello che deve fare, deve ricevere da altri il dono del battesimo.

Non io al centro ma Dio, non io maestro ma umile discepolo di Gesù, camminando dietro a Lui sulla Via.  Invitiamo tutti a mettersi in cammino, ma non tutti sono pronti, non tutti vogliono.


Prima Lettura  At 9,1-22
Ti sarà detto ciò che devi fare

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via.
E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perséguiti! Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare».
Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce, ma non vedendo nessuno. Saulo allora si alzò da terra, ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco. Per tre giorni rimase cieco e non prese né cibo né bevanda.
C’era a Damasco un discepolo di nome Ananìa. Il Signore in una visione gli disse: «Ananìa!». Rispose: «Eccomi, Signore!». E il Signore a lui: «Su, va’ nella strada chiamata Diritta e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo, di Tarso; ecco, sta pregando, e ha visto in visione un uomo, di nome Ananìa, venire a imporgli le mani perché recuperasse la vista». Rispose Ananìa: «Signore, riguardo a quest’uomo ho udito da molti quanto male ha fatto ai tuoi fedeli a Gerusalemme. Inoltre, qui egli ha l’autorizzazione dei capi dei sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome». Ma il Signore gli disse: «Va’, perché egli è lo strumento che ho scelto per me, affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni, ai re e ai figli di Israele; e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome».
Allora Ananìa andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo». E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, poi prese cibo e le forze gli ritornarono.
Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio. E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Non è lui che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?».
Saulo frattanto si rinfrancava sempre di più e gettava confusione tra i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo.
   
Salmo Responsoriale  Salmo 116
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
   
Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.
   
Canto al Vangelo  Gv 15,16
Alleluia, alleluia.
Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.
  
Vangelo  Mc 16,15-18
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
 
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, [ Gesù apparve agli Undici ] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». 


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