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martedì 18 aprile 2017

QUANTI SI SALVANO? QUANTI DEVONO ESSERE I CRISTIANI? / martedì dell'Ottava di Pasqua


Masolino da Panicale - la Predica di Pietro
 Un giorno un uomo chiese a Gesù: “Signore, sono pochi quelli che si salvano?” Gesù rispose: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta” (Luca 13, 23).

L’annuncio di Pietro, nella prima lettura di oggi, conferma e amplia questa risposta. Egli da elementi fondamentali per il nostro cammino:

           -    Pietro addossa agli ascoltatori la colpa della morte di Gesù: “che voi avete crocifisso”. Non dice “noi”. Questo non significa che si tiri fuori. Lui sa bene che anche lui con i suoi peccati, in particolare con la sua vigliaccheria, ha crocifisso il suo Signore. Ma egli è stato perdonato e oggi è un puro strumento dello Spirito Santo che vuole raggiungere il cuore degli ascoltatori. Nessuno si giri di lato o indietro cerando i colpevoli ai quali è rivolto questo discorso, pensando: “non ce l’ha con me, parla per gli altri”. Ce l’ha proprio con te!
           -    Si sentirono trafiggere il cuore. Riconoscono il loro peccato e si sentono condannati e addolorati. Non hanno più giustificazioni. Ma lo Spirito Santo che li “convince di peccato” è lo stesso che li spinge a non chiudersi nella disperazione ma ad aprirsi, a chiedere aiuto: “che dobbiamo fare fratelli?”
-         -     Viene offerta la salvezza in quello stesso Gesù che hanno ucciso, perché questo è il Mistero della Redenzione: Egli è morto per te. E subito viene presentata nella sua magnificenza: è voi, per i vostri figli e per i lontani.
Duccio de Boninsegna - Noli me tangere
           -    Ma la salvezza è grazia: quanti ne chiamerà il Signore nostro Dio. 
      QUANTI SI SALVANO? QUANTI DEVONO ESSERE I CRISTIANI? LA RISPOSTA E': NON SI SA. 
      Non c'è un numero. Si salveranno quanti ne chiamerà il Signore nostro Dio se accettano di lasciarsi amare e giustificare nel loro peccato, deponendolo nelle acque del battesimo. Nel Vangelo, con Maria di Màgdala scopriamo che Dio ti chiama per nome, perché ti conosce e ti ama. Non sei solo, la tua vita ha senso, sei stato redento. 

           Riconosci i tuoi peccati, lasciati trafiggere il cuore, chiedi aiuto alla Chiesa e deponi il tuo peccato nelle acque del battesimo, e avrai la Vita. 
      Un consiglio: Forse per fare questa esperienza in modo più sicuro, ti conviene invocarla rimanendo accanto al sepolcro vuoto, come Maria di Màgdala che piangeva. Buona Pasqua.


Prima Lettura   At 2, 36-41
Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo.

Dagli Atti degli Apostoli
[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro diceva ai Giudei: «Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».
All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro». Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!».
Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.
  
Salmo Responsoriale 
  Dal Salmo 32
Dell’amore del Signore è piena la terra.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

SEQUENZA (Facoltativa)
Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea».

Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.
Canto al Vangelo   Sal 117,24
Alleluia, alleluia.

Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.


Vangelo   
Gv 20, 11-18
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto. 


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