La prima lettura dice che l’uomo tiene (deve tenere) in mano il timone della sua vita. Tutte le nostre vite sono condizionate dal contesto in cui siamo cresciuti e quello in cui viviamo, ma questo non toglie la nostra responsabilità. C'è chi vive col “pilota automatico”, senza mai prendere una decisione, assumersi responsabilità. Dice che tutto viene dalle circostanze, la sfortuna, le colpe degli altri, ecc. (vedi catechesi di Papa Francesco del 5 ottobre 2022 sul discernimento, Udienza generale). Dio non l’ha mai pensata così. In Gen, 4,6-7, Dio dialoga con Caino turbato perché Dio ha preferito Abele e gli dice di dominare il peccato). È vero che il risultato apparente dipende anche dalle circostanze, dai talenti e Dio guarda il cuore perché conta che l'amministratore risulti fedele (1 Cor 4,2), ma è il cuore che decide da quale parte stare e lottare.
Il Vangelo mostra da parte di Gesù esigenze impossibili all’uomo. Gesù come legislatore morale appare come Mosè al quadrato. Se Mosè chiedeva 1000, Gesù chiede 1 000 000! Questa Scrittura si apre però se comprendiamo che la giustizia degli scribi e dei farisei era senza amore. L’amore spinge avanti, sempre di più, è frutto dello Spirito Santo. E lo Spirito Santo non abolisce ma porta a compimento e viene donato a coloro che si sottomettono a Dio accettando Gesù come Signore.
Comprendiamo allora perché Papa Benedetto novantenne da una parte confidava di avere talvolta timore di aprire il Vangelo e dall'altra che le sue ultime parole siano state: “Gesù ti amo”. Era accolto nella Verità.
Sì, abbiamo timore di avventurarci nel campo così sconosciuto a noi delle Beatitudini che sono totalmente al di sopra delle nostre forze umane, possibili solo con la grazia dello Spirito Santo. Mentre ammiriamo chi esplora campi nuovi, apre strade non tracciate, abbiamo paura di confidare in Dio, di consegnarci a lui
Prima Lettura Sir 15, 15-20 A nessuno ha comandato di essere empio.
Dal libro del Siràcide
Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno; se hai fiducia in lui, anche tu vivrai. Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua: là dove vuoi tendi la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male: a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. Grande infatti è la sapienza del Signore; forte e potente, egli vede ogni cosa. I suoi occhi sono su coloro che lo temono, egli conosce ogni opera degli uomini. A nessuno ha comandato di essere empio e a nessuno ha dato il permesso di peccare.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 118 Beato chi cammina nella legge del Signore.
Beato chi è integro nella sua via e cammina nella legge del Signore. Beato chi custodisce i suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore.
Tu hai promulgato i tuoi precetti perché siano osservati interamente. Siano stabili le mie vie nel custodire i tuoi decreti.
Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita, osserverò la tua parola. Aprimi gli occhi perché io consideri le meraviglie della tua legge.
Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti e la custodirò sino alla fine. Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge e la osservi con tutto il cuore.
Seconda Lettura 1 Cor 2, 6-10 Dio ha stabilito una sapienza prima dei secoli per la nostra gloria.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
Ma, come sta scritto: «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amano».
Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.
Canto al Vangelo Cf Mt 11,25
Alleluia, alleluia. Benedetto sei tu, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del regno dei cieli. Alleluia.
Vangelo Mt 5, 17-37 Così fu detto agli antichi: ma io dico a voi ...
Dal vangelo secondo Matteo
[In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:] «Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà dalla legge neppure un iota o un segno, senza che tutto sia compiuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli.
Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Poiché [io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non uccidere"; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio.] Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!
[Avete inteso che fu detto: "Non commettere adulterio"; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.]
Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, càvalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tàgliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
Fu pure detto: "Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio"; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
[Avete anche inteso che fu detto agli antichi: "Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto]: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. [Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno».]
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