Abbiamo riflettuto sulla preghiera in alcuni post recenti, concludendo con il Padre Nostro. Rimando a questi post che non esauriscono certamente l’argomento: La Gioia del Vangelo: PREGARE PUÒ FAR MALE? CI SONO PREGHIERE TOSSICHE? 1/ 3 ; La Gioia del Vangelo: PREGHIERE TOSSICHE 2/3 ; La Gioia del Vangelo: PREGHIERE TOSSICHE: COME PREGARE COME DIO VUOLE? 3/3 )
Dalla prima lettura di oggi vediamo che la Parola di Dio che Gesù ci ha consegnato sotto forma di preghiera, si realizzerà sempre. Verrà il Regno di Dio. Anzi, è già venuto. È Gesù stesso. È una notizia splendida! Devi però entrare in questo Regno, accettare che si faccia la Volontà di Dio nella tua vita, perché Dio ci ha lasciato come dono più grande la libertà, prendendo il rischio che ci roviniamo totalmente, roviniamo la sua opera, il suo capolavoro. Ed ecco che il mondo è pieno di sofferenza e di scandali perché io per primo, non voglio prendere il rischio di essere figlio di Dio, consegnandogli la mia libertà avendo gli stessi sentimenti di Cristo. Preferisco lamentarmi. Oppure le mie labbra pregano con le parole insegnate da Gesù ma il mio cuore dice “Signore, dammi…”, come se non fosse Padre, non avesse cura di me, non sapesse di che cosa ho bisogno prima ancora che io glielo chieda. Con delle parole cristiane, la mia preghiera in realtà è pagana. E così non si realizza il Regno di Dio né viene santificato il suo Nome.
Poi Matteo sottolinea con chiarezza la preoccupazione di Gesù per il perdono. Egli sa che questo aspetto scivola volentieri dalla nostra coscienza. Il perdono non è facile. Siamo tanto bravi ad invitare gli altri a porgere l’altra guancia. Riconosco che tante volte anch’io sono tentato di chiedere agli altri di farlo: infatti se lo facessero sarei sicuramente più tranquillo. Ma difficilmente mi metto in causa. Eppure Gesù usa un parallelismo perfetto: la mia misura sarà la sua. Se voglio essere perdonato totalmente devo perdonare totalmente. Che condizione misera sarebbe la mia se il Signore non mi perdonasse di vero cuore, mi conservasse rancore, col dito puntato su di me! Purtroppo oggi è entrata profondamente nella mentalità comune che : “io non voglio vendetta ma deve soffrire come soffro io!” Il che è esattamente la vendetta! Siamo molto lontani dal perdono. Agli antipodi si può dire. E tante volte ci giustifichiamo nel nostro risentimento, o anche l’odio, per fatti che si possono considerare comunque minori. Ripetiamo allora di cuore: “Signore insegnaci a pregare!”. Ma non le formule, le conosciamo già! Ci serve incominciare a pregare, come Gesù vuole.
(vedi anche La Gioia del Vangelo: COME LA PIOGGIA E LA NEVE SCENDONO DAL CIELO... martedì I° settimana di Quaresima 2017)
Prima Lettura Is 55, 10-11 La mia parola opera ciò che desidero.
Così dice il Signore: «Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 33 Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce.
Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce.
Gli occhi del Signore sui giusti, i suoi orecchi al loro grido di aiuto. Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano i giusti e il Signore li ascolta, li libera da tutte le loro angosce. Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti.
Canto al Vangelo Mt 4,4 Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Vangelo Mt 6, 7-15 Voi dunque pregate così.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
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