I cicli periodici da 400 000 anni a questa parte sono oggi travolti. Fonte INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. |
Cosa desideriamo per il futuro? Non forse una vita felice? Una vita felice per noi stessi, che siamo giovani o più anziani, e in particolare desideriamo che siano felici coloro che hanno tutta la vita davanti, figli e nipoti. Oppure preferiamo non curarci del nostro e loro futuro, ci vogliamo lavare le mani di fronte alle nostre responsabilità? Vogliamo essere la generazione che passerà alla Storia come quella che sapeva e non ha fatto il necessario? Dobbiamo rispondere onestamente a questa domanda.
Purtroppo, l’orizzonte si presenta cupo, in particolare sul piano del cambiamento climatico, dell’inquinamento, delle malattie e degli sconvolgimenti sociali che ne conseguono, in particolare il fenomeno massiccio dei conflitti e delle migrazioni.
Tante minacce toccano già la nostra vita quotidiana: per esempio la plastica usata e non riciclata ma gettata con disinvoltura nella natura e altri veleni sono già entrati nella catena alimentare e arrivano fino alle nostre tavole.
Dirai: “sono cose da poco, basta allarmismi!”
Non si vuole provocare allarmismi ma impegno ragionato e serio. Riflettiamo su due meccanismi.
La saturazione: piccole dosi di veleno prese in modo ripetuto e costante, se non vengono compensate, eliminate, si accumulano fino a diventare pericolose.
La rottura di equilibri: quando un sistema è in equilibrio, regge. Non importano le quantità in gioco. Quando un’aggiunta anche minima rompe l’equilibrio il sistema precipita. Lo possiamo vedere guardando una bilancia, o un carico bilanciato, se si aggiunge un nuovo peso solo da un lato si rischia di far rovesciare tutto. Una diga che si rompe, un muro che crolla, sono catastrofi che iniziano spesso con piccole fessure non curate. Una bottiglia già piena alla quale si vuole aggiungere il contenuto di un solo bicchierino, trabocca! L’attività dell’uomo sul clima, sul circolo delle risorse, è quel peso in più, quel bicchierino che il sistema non riesce ad assorbire.
Chi ha superato i sessant’anni, ma anche persone più giovani, possono testimoniare che da bambini e ragazzi attorno a loro non c'era tanto inquinamento nella campagna, sulle strade, nei fiumi e sulla spiaggia. Questo inquinamento non è venuto da solo o dagli animali, ma da noi. Può testimoniare che il clima è cambiato (il clima riguarda le medie a lungo termine, non singoli eventi meteorologici come un temporale o una pioggia più forti, singole giornate più fredde o calde). C'è chi lo nega ancora ma per esempio lo scioglimento globale e continuo dei ghiacci da 150 anni a questa parte, in continua accelerazione, non può negarsi. È vero che ci sono stati sempre periodi di glaciazione e di riscaldamento. Ma non c'è stato mai un riscaldamento globale così veloce e in controtendenza oggi perché dovremmo essere alla fine del periodo di riscaldamento. E gli esseri viventi non riescono ad adattarsi a questo cambiamento troppo veloce.
Affidiamo a san Castrese nel giorno della sua festa la nostra conversione per smettere di di distruggere il nostro futuro e quello di chi ci seguirà.
Per approfondire, il sito Geopop è una fonte attendibile e chiara.
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