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lunedì 19 aprile 2021

GESU', UN SALVATORE CHE NON SALVA? / lunedì III sett. Pasqua

 

"Cercate il cibo che dura per la vita eterna".

L’ebraismo è molto abituato al dialogo, alla discussione, sulla Scrittura, su tutto. E quindi il fatto che alcuni vogliano uccidere Stefano per il suo annuncio sorprende. Infatti questa opposizione così risoluta mette in evidenza che la battaglia non è fondamentalmente tra uomini di opinioni diverse ma tra lo Spirito Santo e lo spirito del Nemico che chiude gli uomini all’Annuncio e li aizza contro i missionari e la Chiesa.

Nel Vangelo di oggi la gente costata che Gesù, pur non essendo salito in barca con i discepoli, ha attraversato lo stesso il mare, e prima di loro. Stupita, vorrebbe una spiegazione. Ma Gesù non accontenta la curiosità, va al cuore, opera per la salvezza degli uomini e quindi per la loro conversione. Meditiamo su questo e sulla superficialità di tante nostre conversazioni, anche "religiose". Gesù pone alla folla e a noi una domanda fondamentale. Quali sono le tue intenzioni profonde: conoscere Dio e abbandonare la tua vita a Lui o cercare delle grazie?

Visto che Gesù compie questi grandi segni, la gente vuole mettersi in regola con Dio e il suo Inviato e chiede quali opere Dio vuole veramente, quali osservanze, quali formule di preghiera. La risposta, oggi, sembra a molti troppo facile: Egli vuole solo che si creda in Gesù. Infatti è più facile nella misura in cui Gesù è un Pastore mite e paziente, infinitamente misericordioso e i discepoli di Gesù, di norma, soffrono di meno degli altri uomini. Ma il Cristianesimo non richiede una risposta superficiale. Purtroppo si cade spesso nell’equivoco su cosa significa credere. Credi in Gesù Cristo? -  Certamente, e che ci vuole? - Posso dire a un medico che ho molto fiducia in lui e non seguire la terapia che egli mi ha indicata? - Certamente no! - Allora perché non segui le indicazioni di Gesù? Ma forse ti senti sano, non ammalato, non bisognoso di conversione e di guarigione… 

Quanto abbiamo snaturato il Cristianesimo, facendolo scadere a quasi nulla. Dico di credere tanto in Qualcuno che non conosco, di cui non conosco il pensiero, le parole, gli esempi. Dico che Egli è la stessa Onnipotente Bontà, ma devo insistere, moltiplicare le preghiere, per strappargli le grazie di cui ho bisogno, senza nemmeno la certezza di ottenerle. Dico di credere in Qualcuno che ha cambiato la Storia ma io non lascio cambiare la mia storia né la mia mentalità. Dico di credere in Qualcuno che ha offerto la sua vita sulla croce per il perdono dei peccati ma io non ho peccati… Ti ritrovi in qualcuna di queste osservazioni? Evidentemente Gesù non è venuto per te. Non ti servirebbe a nulla. Di fatto "quel Gesù" in cui credi non ti salva.

 

Prima Lettura   At 6, 8-15
Non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito con cui Stefano parlava.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo.
Allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenèi, degli Alessandrini e di quelli della Cilìcia e dell’Asia, si alzarono a discutere con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava.
Allora istigarono alcuni perché dicessero: «Lo abbiamo udito pronunciare parole blasfeme contro Mosè e contro Dio». E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo condussero davanti al sinedrio.
Presentarono quindi falsi testimoni, che dissero: «Costui non fa che parlare contro questo luogo santo e contro la Legge. Lo abbiamo infatti udito dichiarare che Gesù, questo Nazareno, distruggerà questo luogo e sovvertirà le usanze che Mosè ci ha tramandato».
E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo. 

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 118
Beato chi cammina nella legge del Signore.

Anche se i potenti siedono e mi calunniano,
il tuo servo medita i tuoi decreti.
I tuoi insegnamenti sono la mia delizia:
sono essi i miei consiglieri.

Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai risposto;
insegnami i tuoi decreti.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie.

Tieni lontana da me la via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi.  

Canto al Vangelo  
Mt 4, 4
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.


Vangelo 
  Gv 6, 22-29
Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna.

Dal vangelo secondo Giovanni
Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». 

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