Visualizzazioni totali

martedì 27 aprile 2021

IO DO LA VITA ETERNA ALLE MIE PECORE, VOI NON FATE PARTE DELLE MIE PECORE. / martedì IV sett. Pasqua

 

Paolo e Barnaba inviati ai pagani.

“Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano”.

Che parole rassicuranti! E Gesù le rafforza proclamando il suo essere Uno col Padre. Per favore, nutriamoci di queste parole, appoggiamo come su solida roccia tutta la nostra vita su du esse e affidiamo i nostri cari e l’umanità intera all’amore invincibile e fedele di Dio.

Ma c'è anche l’altro aspetto. Voi “non fate parte delle mie pecore!” Se ci guardiamo attorno, ci sembra di vedere troppa gente che non crede davvero, non ascolta la parola del Signore, non lo segue. Ci sono ormai tante bibbie in giro eppure molte case non ce l’hanno, molti non si nutrono mai della Parola di Dio, non sanno applicarla alla loro vita, rimangono nel vago riguardo ai pilastri stessi della fede. Mi stupisce come tanti che chiedono il certificato di cresima, non ricordano neppure l’anno in cui sono stati cresimati anche quando è stato di recente.

Che fare di fronte a questa situazione? Non basta dire: "non si può giudicare, nessuno è perfetto..." Questo atteggiamento è falsamente consolatorio. Certo che non si può giudicare. Ma come disse Papa Francesco, Gesù non ci vuole Generali di un esercito già sconfitto ma soldati nella trincea. Quando dice ai Giudei che essi non fanno parte del suo gregge, Gesù proclama una sentenza di condanna terribile sopra di loro ma lo fa per invitare ancora alla conversione. Infatti ricorda le sue opere che sono sotto gli occhi di tutti e permettono di riflettere (vedi il cieco nato che arriva alla fede attraverso il segno della sua guarigione: Gv 9,30-33). Barnaba ad Antiochia vede che molti possono arrivare alla fede se c'è chi evangelizza e istruisce, e va a chiamare Saulo in aiuto.

Sei pronto/pronta a proclamare con decisione e pubblicamente nella tua famiglia, nel tuo gruppo di amici, nel tuo gruppo ecclesiale, la tua fede in Dio, in Gesù Cristo, nella Chiesa, la tua fedeltà al Papa?

Sei disposto, come diceva il giovane Jean Marie Vianney quando sentiva la vocazione, ad offrire tutta la tua vita per “aiutare il Buon Dio a salvare anime”?

 

Prima Lettura   At 11, 19-26
Cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, quelli che si erano dispersi a causa della persecuzione scoppiata a motivo di Stefano erano arrivati fino alla Fenicia, a Cipro e ad Antiòchia e non proclamavano la Parola a nessuno fuorché ai Giudei. Ma alcuni di loro, gente di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiòchia, cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore. E la mano del Signore era con loro e così un grande numero credette e si convertì al Signore.
Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia. Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Sàulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani. 

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 86 
Genti tutte, lodate il Signore.

Sui monti santi egli l’ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
Di te si dicono cose gloriose,
città di Dio!

Iscriverò Raab e Babilonia
fra quelli che mi riconoscono;
ecco Filistea, Tiro ed Etiopia:
là costui è nato.
Si dirà di Sion:
«L’uno e l’altro in essa sono nati
e lui, l’Altissimo, la mantiene salda».

Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti». 

Canto al Vangelo 
  Gv 10,27
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore:
io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

Vangelo   Gv 10, 22-30
Io e il Padre siamo una cosa sola.

Dal vangelo secondo Giovanni
Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola». 

Nessun commento:

Posta un commento