Visualizzazioni totali

mercoledì 10 febbraio 2021

IL SIGNORE DIO POSE L'UOMO NEL GIARDINO DI EDEN / mercoledì V sett. T.O.

 


Due foto del Popolo Bishnoi.

Gli ebrei ortodossi e i musulmani come altre religioni osservano dei divieti alimentari. Gesù ci riporta all’origine in cui il Signore Dio diede all’uomo tutti gli alimenti, nessuno escluso. L’unica cosa che l’uomo non deve fare è decidere lui cosa è bene e cosa è male: “non deve mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male”. Fu questo il peccato di Adamo ed Eva e purtroppo stiamo in un’epoca in cui l’uomo pretende di negare la natura come se fosse il creatore di sé stesso, come se si fosse donato lui stesso la vita e non l’avesse ricevuta. “Nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire” dice il Signore Dio all’uomo. Si realizza sotto i nostri occhi questa Parola: andare contro la Natura non da vita ma morte.

Il libro della Genesi unisce due tradizioni del Racconto delle Origini. Nella prima Dio dona agli esseri viventi la missione di essere fecondi e moltiplicarsi, riempiendo la terra. Solo all’uomo ordina anche di dominare sugli animali, e riempiendo la terra di soggiogarla.  Qualcuno comprese: sfruttatela anche distruggendo tutto che troverete. Invece lo Spirito Santo rivelava all’uomo la sua superiorità di fronte alle forze fisicamente molto superiori a lui dei fenomeni naturali e di molti animali, evitando ogni idolatria presente nei popoli pagani. Non escludeva il rispetto per la Creazione. La seconda tradizione infatti completa questo punto chiedendo all’uomo di coltivare il giardino nel quale lo aveva collocato, così bello e ricco di vita e di custodirlo con amore.

I Bishnoi, una popolazione che vive in una zona desertica dell’India, non tagliano nessun albero e nessun suo ramo verde, né uccidono animali, ma li nutrono al bisogno. È considerata la zona desertica più ricca di vita e più popolata di uomini proprio perché gli abitanti sanno mantenere il loro fragile ecosistema.

 

Prima Lettura   Gn 2,4b-9.15-17
Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden.

Dal libro della Gènesi
Nel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e il cielo nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c’era uomo che lavorasse il suolo, ma una polla d’acqua sgorgava dalla terra e irrigava tutto il suolo. Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.
Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire».

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 103 
Benedetto il Signore, anima mia!

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto.

Tutti da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di beni.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra. 

Canto al Vangelo 
  Gv 17,17
Alleluia, alleluia.

La tua parola, Signore, è verità:
consacraci nella verità.
Alleluia.

 
Vangelo
   Mc 7, 14-23
Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».
Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo». 

Nessun commento:

Posta un commento