L'edicola della Madonna delle Grazie a Ponticelli. |
La memoria della Madonna
delle Grazie mi è cara come tutte le celebrazioni mariane. Ma corrisponde anche
a un ricordo particolare. Per via del Concordato che esige che il ministro del
matrimonio sia italiano, ho dovuto chiedere la nazionalità italiana. Non l’avevo
fatto subito perché essendo europeo non ne vedevo la necessità e, allora, diventando italiano perdevo la nazionalità francese.
Fatto il dossier a Napoli tutto
andò a Roma e lì rimase per ben tre anni! Il terzo anno vedevo arrivare la
stagione dei matrimoni e ancora niente. Interiormente mi sentivo arrabbiato
contro la burocrazia italiana ma anche un po’ con il Signore. E invece, senza che
lo sapessi ancora il timbro e la firma del decreto sul mio dossier era già stato
messo un 25 marzo, festa dell’Annunciazione. Grande lezione sulla fiducia nella
Provvidenza, su Dio che veglia su di te anche quando non lo sai. Poi feci il
giuramento sulla Costituzione italiana e dopo due giorni, divenni a tutti gli effetti
italiano, un 2 luglio, festa della Madonna delle Grazie. Nel frattempo ho
saputo che conservavo anche la nazionalità francese.
Non dobbiamo dare troppa importanza
a queste coincidenze e segni. L’importante è fare la volontà di Dio. Posso ancora
andare all’inferno. Ma mi è dolce pensare a queste corrispondenze mariane e
materne nel mio cammino.
Ho servito poi per un tempo una parrocchia intitolata alla Madonna delle Grazie. Periodo non sempre facile
ma caro al cuore e ricco di amicizie e di esperienze formatrici.
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